Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Enzo (Lp9E230310), 05/04/2023 11:56:
Io lo so che non sei d'accordo.
La tua dottrine te lo impone.
Ti faccio solo un esempio poi il resto fai tu.
Gesù dice ad alcuni Suoi seguaci:
Voi siete passati dalla morte alla vita
Gesù parlava a delle persone vive.
Allora perché gli dice che erano morte (erano vive)?
Perché essendo nel peccato erano già considerate morte per la seconda morte.
Essendo passate dalla morte alla vita Gesù ha voluto dire che essendo salvati hanno vita eterna perché la vita fisica l'avevano già infatti Stavano conversando con il Signore.
Se comprendi basta solo questo verso ma se ne hai bisogno posso citartene altri.
Questa è la Bibbia
Dio ti benedica
Ma è quello che dicono anche i testimoni di Geova, ...il dardo della morte è il peccato, e fintantoché questo dimora in noi, siamo morti agli occhi di Dio. Ma il peccato nella persona non scompare alla risurrezione. Un ingiusto che viene risuscitato e che non ha avuto possibilità nella sua vita di conoscere Dio e Gesù e di porre fede, ...rimane nella sua condizione di peccatore. Se non viene istruito sulla volontà di Dio in modo da poter cambiare di personalità, diventa una ingiustizia se lo risusciti e lo mandi direttamente "in inferno" ad arrostire eternamente. Quindi ragionevolmente avrà bisogno di un tempo ragionevole per dimostrare da che parte sta. Ecco perché i risuscitati sulla terra avranno a disposizione mille anni per redimersi senza Satana che li spinga a peccare. E quando alla fine passeranno l'ultima prova, allora in maniera effettiva "verranno alla vita", e la morte sarà infine sconfitta, perché il peccato adamico sarà scomparso. Per me tutto questo segue una certa logica.
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La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.
Isaac Asimov