Peculiarità Divine

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
Asaf
00mercoledì 12 dicembre 2007 11:26
Ossevazioni sulla Deità di Cristo
Una peculiarità prettamente divina è l'ONNIPRESENZA.

Solo Dio può essere "Onnipresente" nello stesso momento.

Gli angeli non possono, satana nel libro di Giobbe risponde alla domanda di Dio "Da dove vieni?":
"Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa" (Gb.1:7/2:2), di fatti come angelo è in continuo movimento.

Di Gesù è invece affermato: "dove due o tre sono riuniti nel mio nome, sono io in mezzo a loro" (Mt.18:20).

Non è possibile trovarsi contemporaneamente in ogni luogo che si invochi o si è riuniti nel suo Nome, nel nome di Gesù, se Egli stesso non fosse Dio.




Capitan Messina
00mercoledì 12 dicembre 2007 14:09
Nessuno mette in dubbio la Divinità di Cristo
Ma il fatto è che pur essendo Divino è sottomesso a suo Padre e creatore.
1Corinzi 11:3 Ma io voglio che sappiate che il capo d'ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio.
1 Cor. 15:28 “Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”.
Giov. 5:9 “Verissimamente vi dico: Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre”.
Asaf
00mercoledì 12 dicembre 2007 14:26
Ma la Bibbia ci parla di un solo Dio? Ergo Gesù è Dio.

P.S:(Non parliamo dei falsi dei, Cristo non entra in questa categoria, come si evince dalle sue peculiarità).
Capitan Messina
00mercoledì 12 dicembre 2007 14:46
No
2Corinzi 4:4 ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio.
Ma uno solo e chiamo il soloGiovanni 17:3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
vero Dio
Asaf
00mercoledì 12 dicembre 2007 15:05
Non ho capito, se Gesù è Dio, tu hai detto: "Nessuno mette in dubbio la Divinità di Cristo".
Capitan Messina
00mercoledì 12 dicembre 2007 15:13
Matteo 3:13 In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
Matteo 3:14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».
Matteo 3:15 Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.
Matteo 3:16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Matteo 3:17 Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

Giovanni 3:16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Asaf
00giovedì 13 dicembre 2007 11:51
Figlio si, ma di uguale natura divina, ergo Gesù Dio.
Capitan Messina
00giovedì 13 dicembre 2007 14:07

Si ma inferiore a suo padre Geova
Giov. 14:28 “Il Padre è maggiore di me”.
Filip. 2:5-8 “Cristo Gesù, il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non la considerò una cosa da afferrare, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso e prese la forma d’uno schiavo, divenendo simile agli uomini. Per di più, quando si trovò nella forma d’un uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”.
1 Cor. 11:3 “Voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è il Cristo; a sua volta il capo della donna è l’uomo; a sua volta il capo del Cristo è Dio”.
1 Cor. 15:28 “Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”.
Giov. 5:9 “Verissimamente vi dico: Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre”.

Gesù è il Figlio di Dio, non Dio il Figlio
Matt. 16:16, 17, Na “Rispose Simon Pietro, confessando: ‘Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente’. E Gesù gli rispose: ‘Beato te, o Simone, figlio di Giona, perché non la carne né il sangue ti ha rivelato questo, ma il Padre mio, che è nei cieli’”.
1 Giov. 4:15, Ga “Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Iddio in lui dimora ed egli in Dio”.
Luca 1:35, Ga “L’angelo le rispose: ‘Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà, perciò anche il bambino che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio’”.
Giov. 20:29-31, Na “Gli disse Gesù: ‘Perché mi hai veduto, o Tommaso, hai creduto; beati coloro che non hanno visto ed hanno creduto’. Gesù dunque fece in presenza dei suoi discepoli anche molti altri prodigi, che non sono scritti in questo libro. E questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio d’Iddio”.
Gesù non pretese d’esser Dio, ma rappresentante di Dio
Giov. 10:36, Ga “Perché a me, che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, dite: ‘Tu bestemmi’ perché ho detto: ‘Sono il Figlio di Dio’?”
Giov. 5:37, Na “Il Padre, che mi ha mandato, egli pure ha reso testimonianza a mio favore. Voi non avete mai sentito la sua voce, né visto mai il suo volto”.
Giov. 8:17, 18, Ga “Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due uomini è vera. Io do testimonianza a me stesso; anche il Padre che mi ha mandato mi dà testimonianza”.
Giov. 14:1, 6, 9, VR “Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! . . . Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. . . . Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre?” (Si paragoni Giov. 1:14, 18).

Asaf
00giovedì 13 dicembre 2007 20:47
Re:
Capitan Messina, 13/12/2007 14.07:


Si ma inferiore a suo padre Geova




Ma la Bibbia non ci parla di due dii!

"Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me" (De.32:39).



Capitan Messina
00giovedì 13 dicembre 2007 21:22
Perché non comprendi che il Dio che bisogna Adorare è uno è lo disse benissimo Gesù in Matteo capitolo 4
Asaf
00giovedì 13 dicembre 2007 21:35
Perchè non rispondi mai.

Perchè hai scritto di due dii?
barnabino
00giovedì 13 dicembre 2007 22:57
Caro Asaf,


Ma la Bibbia non ci parla di due dii!



Nelle scritture il termine "dio" ('elohim/theos) si applica tranquillamente ad esseri che non erano "Dio" in senso trascendente.

Ad esempio in Esodo per due volte viene detto che Mosè era "Dio per faraone" in quanto rappresentava Dio in quella circostanza. In Esodo 22 giudici erano detti "dio" per lo stesso motivo, si andava davanti a "dio" perchè il giudice in quel momento rappresentava Dio. Nessun si è mai sognato di identificare questi rappresentanti divini con il Dio Onnipotente.

Gli angeli sono detti 'elohim (dio/dei) ed anche "figli di Dio" in molti passi, in quanto messaggeri e rappresentanti divini. Così anche l'angelo di YHWH talvolta è chiamato solo YHWH, in quanto rappresentante divino, ma naturalmente nessuno li ha mai identificati con il Dio Unico.

Anche il re è detto "dio" in Salmo 97, poi è citato nelle lettera agli Ebrei 1. Anche in questo caso il termine indica unicamente la posiozione di rappresentante divino (il re sedeva sul trono di Dio e dunque ne rappresentava la sovranità ed autorità sulla terra) e non in quanto essere divinizzato.

Profeticamente anche il re messianico è detto "dio potente" senza per questo pensare che Isaia intendesse attribuire al re la stessa "divinità" (o la stessa natura divina) di Geova. Era certo "divino" ma in senso diverso, in quanto rappresentante di Dio e sua emanazione. Per cui, come vedi, non è affatto estraneo al linguaggio biblico riferirsi ad essere che in qualche misura rappresentavano Dio con il termine 'elohim, non era sentito o percepito come una forma di deriva politeistica.

Dobbiamo agggiungere che nella LXX si distingue YHWH da queste figure divine indicando il primo (al nominativo) con "ho theos" mentre le altre semplicemente con "theos", come nel I secolo farà anche Filone Alessandrino.

Shalom

Asaf
00giovedì 13 dicembre 2007 23:05
Il contesto biblico è sempre chiaro nel descrivere il vero Dio dai falsi o apparenti.

Gesù oltre ai titoli, ha le peculiarità divine che nessuno può vantare, che Lo includono nel primo caso (l'Iddio).

Asaf
00venerdì 14 dicembre 2007 13:04
Altra peculiarità divina la troviamo nelle affermazioni:

"in lui era la vita ..." (Gv.1:4),
"Io sono la risurrezione e la vita" (Gv.11:25),
"Io sono ... la vita" (Gv.14:6).

Nessuna creatura può arrogarsi tale peculiarità.
Come creatura, avendo ricevuto la vita, non avrebbe potuto asserire "Io sono la Vita".

Solo Dio è "la Vita", ...Gesù ha potuto dirlo perchè è Dio.
clod66
00venerdì 14 dicembre 2007 14:32
Pace,
e litighiamo subito! [SM=g7069] [SM=g7066]


Capitano:

Perché non comprendi che il Dio che bisogna Adorare è uno è lo disse benissimo Gesù in Matteo capitolo 4



Capitano:

Si ma inferiore a suo padre Geova......



Capitano, mi spiegherà pure questo:
Giovanni 14:8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta.

Giovanni 14:9 Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m'hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre?

Ocio, con la Parola si può dimostrare tutto e il contrario di tutto, la differenza stà nello Spirito che vivifica e conferma Egli stesso, la Parola, perchè come sapete, la lettera uccide!

Però dai, è un pò che non litigo con qualcuno! [SM=g7073]
Claudio






barnabino
00sabato 15 dicembre 2007 09:59
Caro Asaf,


Gesù oltre ai titoli, ha le peculiarità divine che nessuno può vantare



Questo è vero, ma il fatto di avere delle qualità divine che nessun altra creatura puù vantare non ne fanno automaticamente Dio Onnipotente.


peculiarità divine che nessuno può vantare, che Lo includono nel primo caso (l'Iddio)



Sei tu che ammetti solo "due" casi, le scritture ammettono chiaramente invece che vi siano creature divine accando a Dio. Gesù è unica in quanto creatura divina e non in quanto Dio Onnipotente.


"in lui era la vita ..." (Gv.1:4)



Innanzi tutto quell'en è strumentale e non locale, per cui la traduzione corretta sarebbe "per mezzo di lui" era la vità. Ma questo è ben noto: per mezzo della Parola furono create tutte le altre forme di vita. Questo è confermato da Proverbi 8, da Genesi 2, da Clossesi ed Ebrei 1. Il fatto che Dio abbia avuto un intermediario della creazione è cosa risaputa che non fa certo di questo intermediario la stessa "cosa" di Dio Onnipotente.

Inoltre, attraverso il sacrificio di suo Figlio che Dio dà alla razza umana la possibilità di ottenere la vita eterna.


Nessuna creatura può arrogarsi tale peculiarità.



E Perchè no? Dio ha concesso a suo Figlio tale autorità di risuscitare i morti. Tale autorità non appartiene a Gesù per natura ma gli è stata concessa da Dio in quanto Gesù è mediatore tra Dio e l'umanità. La stessa funzione di Mosè ma qui svolta dal Figlio perfetto di Dio.

Quando Gesù pronucia quelle parole Maria correttamente ne comprende il significato, non identifica Gesù come "Dio Onnipontente" poichè gli dice che è la "risurrezione e la vita" ma che è "il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo". E' il contesto stesso a rispondere alla tua domanda.

Shalom








barnabino
00sabato 15 dicembre 2007 10:14
Caro Clod,


Ocio, con la Parola si può dimostrare tutto e il contrario di tutto, la differenza stà nello Spirito che vivifica e conferma Egli stesso, la Parola, perchè come sapete, la lettera uccide!



Sono d'accordo con te. Ma allora cosa devi fare? Se ti attieni alla "lettera che uccide" devi pensare che qui Gesù dicesse di essere il Padre.

Ma questo non va bene neppure ai trinitari perchè si cade nel modalismo, infatti anche per voi trinitari (ammesso che tu lo sia, non ti conosco) è inaccettabile che Gesù affermasse di essere la persona del Padre.

Allora in che senso chi ha visto Gesù ha visto il Padre?

Giovanni lo dice: "Nessun uomo ha mai visto Dio (ho theos, il Padre); l’unigenito dio che è nella posizione del seno presso il Padre è colui che l’ha spiegato [exegeomai]" (Gv 1,18)

Dunque chi vede Gesù ha visto il Padre perchè Gesù ce lo ha "spiegato" o "mostrato". Gesù stesso dice: "nessuno conosce chi è il Padre se non il Figlio, e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare" (Lc 10,22)

Ci sono altri passi che lo spiegano, in modo molto semplice: Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il riflesso della sua gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere. Nell'AT ci sono esseri, come l'angelo di Geova, che possono a buon titolo presentarsi e parlare a nome di Dio in quanto suoi rappresentanti.

Come vedi la lettera "uccide" cioè ci porta a conclusioni errate, ma se inseriamo quelle frasi nel contesto delle scritture e del monoteismo biblico ecco che tutto diventa chiaro!

Shalom
Asaf
00domenica 16 dicembre 2007 18:47
Re:
barnabino, 15/12/2007 9.59:


Questo è vero, ma il fatto di avere delle qualità divine che nessun altra creatura puù vantare non ne fanno automaticamente Dio Onnipotente.




Quindi Gesù è un dio falso? O un dio medio, piccolo, insomma che Dio è Gesù?



Sei tu che ammetti solo "due" casi, le scritture ammettono chiaramente invece che vi siano creature divine accando a Dio. Gesù è unica in quanto creatura divina e non in quanto Dio Onnipotente.



No, non ho detto questo, non ho parlato di creature, ne accanto di qualcuno.
Certe peculiarità, non possono classificare Gesù ad altre creature.
Il paragone non regge.


Inoltre, attraverso il sacrificio di suo Figlio che Dio dà alla razza umana la possibilità di ottenere la vita eterna.



In Gv. 11:25 e 14:6, Gesù si arroga di essere la Vita.

Nessuna creatura può arrogarsi tale peculiarità.
Come creatura, avendo ricevuto la vita, non avrebbe potuto asserire "Io sono la Vita".

Solo Dio è "la Vita", ...Gesù ha potuto dirlo perchè è Dio.



Quando Gesù pronucia quelle parole Maria correttamente ne comprende il significato, non identifica Gesù come "Dio Onnipontente" poichè gli dice che è la "risurrezione e la vita" ma che è "il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo". E' il contesto stesso a rispondere alla tua domanda.



Quindi stai dicendo che il Figlio di Dio è Dio anche Lui. Gesù-Dio.

*I titoli sono relativi, rapportati al limite della comprensione umana.


Capitan Messina
00domenica 16 dicembre 2007 20:12
1Corinzi 8:5 Poiché, sebbene vi siano de' cosiddetti dèi tanto in cielo che in terra, come infatti ci sono molti dèi e molti signori,
1Corinzi 8:6 nondimeno, per noi c'è un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la gloria sua, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale siam noi.
Asaf
00domenica 16 dicembre 2007 20:29
Re:
Capitan Messina, 16/12/2007 20.12:

1Corinzi 8:5 Poiché, sebbene vi siano de' cosiddetti dèi tanto in cielo che in terra, come infatti ci sono molti dèi e molti signori,



Dal verso seguente, che citi sotto, puoi capire che Gesù non si trova nella categoria del verso sopra, infatti:


1Corinzi 8:6 nondimeno, per noi c'è un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la gloria sua, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale siam noi.

Se c'è un Padre che è Dio, c'è un Figlio che è Dio. [SM=g7077]




Capitan Messina
00domenica 16 dicembre 2007 20:54

È poi siamo noi a non capire la Bibbia è manometterla; la scrittura non dice che 1Corinzi 8:5 Poiché, sebbene vi siano de' cosiddetti dèi tanto in cielo che in terra, come infatti ci sono molti dèi e molti signori,
1Corinzi 8:6 nondimeno, per noi c'è un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la gloria sua, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale siam noi.(luzzi) è Gesù disse chi Bisogna adorare è non era lui
Matteo 4:10 Allora Gesù gli disse: Va', Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. Sempre luzzi.

Asaf
00domenica 16 dicembre 2007 22:05
(Watch Tower Reprints, III, 15 Luglio 1898, p.2337)

"Noi crediamo che il nostro Signore (Gesù) mentre era sulla terra fu veramente adorato, e giustamente".


"Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono" (Mt.28:9, CEI,NR,RIV,ND,D,)
barnabino
00lunedì 17 dicembre 2007 10:50
Caro Asaf,


"Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono" (Mt.28:9, CEI,NR,RIV,ND,D,)



Qui il termine greco tradotto "adorare" è proskyneo che non indica un gesto cultuale ma indica solo l'inchinarsi per onorare qualcuno importante. Non vi è nulla di strano che sia usato per il risorto Gesù Cristo, che si era manifestato cme re messianico.

Nelle scritture tale termine usato per inidicare l'onore o l'omaggio reso ad angeli, patriarchi, ambasciatori, sovrani, eccetera. In questo senso i TdG non hanno prblema ad "adorare" o "rendere omaggio" al Signore Gesù Cristo, come leggi in una delle nostre prime riviste.

Per altro, qui la Torre di Guardia fa riferimento alla KJV inglese e se leggi il libro di Jason BeDuh, vi è un'interessante capitolo su questo termine e anche del mutamento semantico della parola worship nel corso del tempo, infatti in inglese come in greco essa non aveva solo il significato di adorazione cultuale ma anche si semplice omaggio, come quando noi oggi diaciamo a nostra moglie o figli: "ti adoro".

Shalom

clod66
00lunedì 17 dicembre 2007 11:55
Salve,
non mi pare mi abbiate voluto rispondere, o se lo avete fatto, non mi soddisfate. [SM=g7066]
Barnabino

....non ti conosco


Vi aiuto ad incasellarmi, sono un cristiano evangelico pentecostale.

Barnabino

....è inaccettabile che Gesù affermasse di essere la persona del Padre


Da buon cristiano evangelico, so che occorre distinguere nettamente tra Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, riconoscendo Loro, piena identità e personalità.
La rivelazione che abbiamo di Dio è minimale! In tutte le tre forme!
Ciò che di Dio conosciamo, è rivelato in Gesù.
Essendo, Gesù stesso, proveniente dal Padre, egli lo ha fatto conoscere a chi riconosce Gesù stesso .
Questo concetto lo si desume dalla lettura del Nuovo Patto, ed è velato nel vecchio!
Quando dico, non io, chiaramente, che la lettera uccide ed è lo Spirito quello che vivifica, intendo proprio questo.

Barnabino

....l’esatta rappresentazione del suo stesso essere


Quale senso dai a questa frase?
Consideri una specie di "clonazione" di Dio , in Gesù?

Ci sono esempi nella Parola in cui ci sono neo-cristiani, disposti ad adorare Gesù.
Il legame che dice di adorare solo Dio a a Lui rendere il culto, consente di sovrapporre la figura di Gesù a quella di Dio.
Ma se la nostra dottrina non ce lo consente (un Ebreo, voi TdG ....) allora o costruiamo l'ipotesi di successive modifiche dei testi evangelici a noi pervenuti, oppure sostituiamo il senso "forte", e "pieno" delle parole con versioni più "deboli" e a noi più "comode".

Insomma, il nodo centrale di Gesù, può essere sciolto solo da Gesù stesso!
La rivelazione della Parola, è uno dei più grandi miracoli!
Non parlo di verità in tasca, che io, o chi per me, possa avere o meno, ci mancherebbe!
Immagino piuttosto un percorso di rivelazione progressiva, che Dio concede all'uomo.
Non credo per esempio che esistano dottrine completamente vere e prive di errori interpretativi.
Tuttavia la rivelazione di Gesù è il primo passo. Ma mi rendo conto che essendo una esperienza personale, diviene praticamente impossibile a comunicarsi, a meno che chi ascolta sia pure uno che cerca.
Sapevo in quale fiume di parole e citazioni avremmo navigato.
Tutta l'apocalisse è incentrata sull'Agnello, su Dio che finalmente toglierà il velo e svelerà il mistero di Dio .
Il problema è che l'apocalisse NON è un libro di fatti che dovranno accadere.
E' un libro di fatti che hanno iniziato ad accadere a partire dalla morte di Gesù sulla croce.
Non è scritto.....ma è lo Spirito che rivela ciò!
Ecco il vero senso di, la parola uccide ma è lo Spirito è quel che vivifica.
Gesù è la Pietra angolare, e chi non lo riconosce non ha scampo.
Claudio





Luteranamanier
00lunedì 17 dicembre 2007 12:11
Re:
barnabino, 17/12/2007 10.50:

Caro Asaf,


"Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono" (Mt.28:9, CEI,NR,RIV,ND,D,)



Qui il termine greco tradotto "adorare" è proskyneo che non indica un gesto cultuale ma indica solo l'inchinarsi per onorare qualcuno importante. Non vi è nulla di strano che sia usato per il risorto Gesù Cristo, che si era manifestato cme re messianico.

Nelle scritture tale termine usato per inidicare l'onore o l'omaggio reso ad angeli, patriarchi, ambasciatori, sovrani, eccetera. In questo senso i TdG non hanno prblema ad "adorare" o "rendere omaggio" al Signore Gesù Cristo, come leggi in una delle nostre prime riviste.






Se cosi fosse allora mi dici perché quando Giovanni voleva adorare l'angelo Rv 19.10 disse:
"Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare»."

Anche lì termine greco per adorare è proskyneo.
Non ci sarebbe nulla di male di "rendere onore" ad un angelo.



Veronika [SM=g7077]








Asaf
00lunedì 17 dicembre 2007 13:19
Re:
barnabino, 17/12/2007 10.50:


Qui il termine greco tradotto "adorare" è proskyneo che non indica un gesto cultuale ma indica solo l'inchinarsi per onorare qualcuno importante. Non vi è nulla di strano che sia usato per il risorto Gesù Cristo, che si era manifestato cme re messianico.

Nelle scritture tale termine usato per inidicare l'onore o l'omaggio reso ad angeli, patriarchi, ambasciatori, sovrani, eccetera. In questo senso i TdG non hanno prblema ad "adorare" o "rendere omaggio" al Signore Gesù Cristo, come leggi in una delle nostre prime riviste.





Su 60 volte nel N.T., 58 volte “Proskuneò” è usato per rendere omaggio a Dio, o al cotale.

Gesù in vita, proprio perché presente, riceveva “adorazione” in atti, parole e comportamenti, senza rifiutarla, altro che gesti cultuali (confr. Eb.1:6;Mt.2:11;8:2;14:33;15:25;28:9;28:17;Gv.9:35-38;...).

Ad esempio Pietro respinge l’adorazione di Cornelio (At.10:25-26), Paolo e Barnaba rifiutano gli onori e sacrifici (At.14:13-15), lo stesso fanno gli angeli a Patmos.

Adorazione invece che gli angeli attribuiscono a Gesù in Eb.1:6.

Che non sia un semplice omaggio lo si può notare nei medesimi superlativi resi al Padre come al Figlio nell’Apocalisse.



Capitan Messina
00lunedì 17 dicembre 2007 13:28

Se il tuo ragionamento sarebbe giusto cara veronika come ti spieghi questo passo di Romani13: 5 C’è quindi una ragione impellente per sottoporvi, non solo a motivo di tale ira, ma anche a motivo della [vostra] coscienza. 6 Poiché per questo anche pagate le tasse; poiché essi sono pubblici servitori di Dio che servono costantemente a questo stesso scopo. 7 Rendete a tutti ciò che è dovuto, a chi [chiede] la tassa, la tassa; a chi [chiede] il tributo, il tributo; a chi [chiede] timore, tale timore; a chi [chiede] onore, tale onore. O pure in (Luca 18:19-20) 19 Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio. 20 Tu conosci i comandamenti: ‘Non commettere adulterio, non assassinare, non rubare, non rendere falsa testimonianza, onora tuo padre e tua madre.
Ma che differenza c’è fra il comando di Gesù in (Matteo 4:8-11) 8 Di nuovo il Diavolo lo condusse con sé su un monte insolitamente alto, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, 9 e gli disse: “Ti darò tutte queste cose se ti prostri e mi fai un atto di adorazione”. 10 Allora Gesù gli disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. 11 Quindi il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano. È le scritture sopra?

Poi a chi disse Gesù di rivolgere le preghiere di sicuro no a se stesso?
(Matteo 6:7-15) .... 8 Non vi rendete dunque simili a loro, poiché Dio, il Padre vostro, sa quali cose vi occorrono prima che gliele chiediate. 9 “Voi dovete dunque pregare così: “‘Padre nostro [che sei] nei cieli, sia santificato il tuo nome. 10 Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra. 11 Dacci oggi il nostro pane per questo giorno; 12 e perdonaci i nostri debiti, come anche noi li abbiamo perdonati ai nostri debitori. 13 E non ci condurre in tentazione, ma liberaci dal malvagio’. 14 “Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; 15 mentre se voi non perdonate agli uomini i loro falli, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli.
(Salmo 65:1-3) 65 Per te c’è lode — silenzio — o Dio, in Sion; E a te si pagherà il voto. 2 O Uditore di preghiera, sì, a te verranno persone di ogni carne. 3 Cose d’errore sono state più potenti di me. In quanto alle nostre trasgressioni, tu stesso le coprirai.
barnabino
00lunedì 17 dicembre 2007 18:34
Cara Veronika,


Anche lì termine greco per adorare è proskyneo.
Non ci sarebbe nulla di male di "rendere onore" ad un angelo



Quel proskyneo è riferito dall'angelo alla persona di Dio, e dunque è giusto che si traduca "adorare", mentre il gesto di Giovanni non era di adorazione ma si semplice omaggio... o dobbiamo presumere che verso la fine del I secolo un apostolo fedele come Giovanni rischiasse di diventare idolatra "adorando" un angelo?

Shalom

barnabino
00lunedì 17 dicembre 2007 18:46
Caro Asaf,


Su 60 volte nel N.T., 58 volte “Proskuneò” è usato per rendere omaggio a Dio, o al cotale



E allora? Quando è usato per Dio o per un idolo è corretto rendere "adorare" poichè inchiarsi ad un dio è un gesto cultuale, in tutti gli altri casi (quindi compreso Gesù) indica solo un gesto di omaggio o comunque non possiamo dire con certezza se sia omaggio o adorazione, è il contesto a deciderlo.

Ad esempio, quando i soldati romani deridono Gesù dicendo “Buon giorno, re dei giudei!” Marco dice che gli fecero la proskyneis. Evidentemente quello non era l'atto di adorazione ad un dio ma una presa giro dell'inchino ad un Re.

Ma questo è ininfluente, perchè l'uso comune della parola indica anche rendere omaggio, non è che nel NT ha un significato speciale!


Ad esempio Pietro respinge l’adorazione di Cornelio (At.10:25-26),



Cornelio voleva "adorare" Pietro come se fosse Geova? Nah!


lo stesso fanno gli angeli a Patmos



Anche qui, Giovanni era divantato idolatra al punto a voler adorare un angelo? Nah!


Adorazione invece che gli angeli attribuiscono a Gesù in Eb.1:6



Non capisco da dove deduci "adorazione", in quel passo Gesù non è visto come Dio ma come Re Massianico intronizzato, dunque il senso è chiaramente quello dell'omaggio reso ad un Sovrano potentato.


Che non sia un semplice omaggio lo si può notare nei medesimi superlativi resi al Padre come al Figlio nell’Apocalisse



Il Messia è il principale rappresentate divino, nulla di strano che superlativi di sovranità gli siano rivolti in quella posizione. Ma nulla lascia intendere che si debba adorare Gesù come Geova.

Shalom








barnabino
00lunedì 17 dicembre 2007 19:01
Caro Clod,


Ciò che di Dio conosciamo, è rivelato in Gesù.
Essendo, Gesù stesso, proveniente dal Padre, egli lo ha fatto conoscere a chi riconosce Gesù stesso



Su questo siamo perfettamente d'accordo, ed infatti non ci vedo alcuna identità ontologia tra Gesù e Geova come vorrebbe il credo niceano.


Questo concetto lo si desume dalla lettura del Nuovo Patto, ed è velato nel vecchio!



Sicuramente, ma in nessun passo del NT si deduce che Geova si sarebbe incarnato come uomo sulla terra o che Gesù era ontologicamente Dio Onnipotente.


Consideri una specie di "clonazione" di Dio , in Gesù?



Come detto lo spiega Giovanni quando dice che Gesù ci ha mostrato il padre e ce lo ha spiegato. Come l'uomo perfetto era ad immagine di Dio così Gesù, quale uomo perfetto, ci ha mostrato l'immagine di Dio, cioè le sue qualità divine.

Gesù non è un clone, ma è una persona dotata della propria personalità e volontà, tanto è vero che egli l'annullò svuotando se stesso per ubbidire alla voontà del Padre.


Ci sono esempi nella Parola in cui ci sono neo-cristiani, disposti ad adorare Gesù



Come ho detto il termine proskyneo non è sinonimo di adorazione ma il suo significato primario indica il rendere omaggio a qualcuno che si ritiene superiore, ma non necessariamente "un dio".

Non esiste nessun passo in cui i discepoli adorano Gesù come Geova, piuttosto lo considerano Signore ma sempre alla gloria di Dio Padre, colui che gli ha "dato ogni autorità" come re Messianico.


Insomma, il nodo centrale di Gesù, può essere sciolto solo da Gesù stesso!



Sono d'accordo, dopo l'avvento di Gesù non è più possibile avvicinarsi a Dio senza la sua mediazione. Ma questo non lo rende ontologicamente Dio come insegnò il credo niceano 300 anni dopo la morte di Gesù.


Ecco il vero senso di, la parola uccide ma è lo Spirito è quel che vivifica



Su questo siamo perfettamente d'accordo, la Parola non è solo un fatto di comprensione intelettuale, ma anche dell'azione dello spirito dei Dio. Essa, però, non deve mai essere in contrasto con le scritture: "Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti nel mondo".

Shalom

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:20.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com