Cara Galatia,
Scusami se insisto, forse sarà io un tipo un pò all'antica... fave e salame, buona conversazione e dopo un film con gli amici o il teatro, ma in quell'articolo non vedo nulla di cui restare sorpresi o scandalizzati... non viene suggerito di organizzare orge tra fratelli o festini con droga, si dice solo di prestare attenzione.
Mi chiedo dove sia il problema, per fare festa ci si deve per forza ubriacare o andare agli eccessi?
festeggiare una festa un tantino più spontanea di quella dipinta nella Torre di Guardia
Ti ripeto, se un fratello guarda la "regoletta" e non legge il "principio" non ha afferrato il senso dell'articolo, e direi
non afferra neppure lo spirito della società, che non
vuole che manchiamo di sponteneità ma semplicemente che evitiamo di andare agli eccessi, che evidentemente ci sono stati, e io ne ho visti specialmente negli USA, dove per certi giovani e meno giovani era normale portare casse di Birra e superalcolici. Sai bene che non tutti i paesi hanno la cultura del bere italiana.
Ora, a me prendersela con la WTS solo perchè ti dice una cosa che è solo per il tuo bene mi pare strano, non è che dice "ubriacati" ma dice "stai attento a non farlo" e se non seu sicuro di farcela prendi porvvedimenti.
Questo è lo spirito, perchè dobbiamo macerarci andando oltre? Non capisco.
Ma ti dico che nella mia congregazione dopo questo articolo i fratelli lo applicavano
Guarda, da me non è cambiato nulla. I fratelli erano per la maggior parte equilibrati prima e dopo la rivista, non ho visto campagne proibizioniste! Certo chi andava agli eccessi poteva farsi un esamino di coscienza, ma quello non mi pare negativo.
Mi pare che anche lul forum che hai linkato e dove ci sentiamo spesso tutti non abbiano visto in quell'articolo delle limitazioni alla spontaneità, se non nei limiti della ragionevolezza.
Shalom