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una domanda ai TdG

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2008 23:21
20/01/2008 23:16
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello “barnabino” che scrivi :
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………………
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R I S P O S T A

mio caro fratello


“Parabola” :
ovvero, similitudine, accostamento, e nel linguaggio ebraico è un genere di similitudine suggerito da fatti della vita, a cui si paragona la realtà che si vuole illustrare.


Quando CRISTO narra la “parabola” del Buon Samaritano, lo fa:
- sia per rispondere ad un dottore della legge, sulla domanda della Vita Eterna;
- sia per tracciare un INSEGNAMENTO, al fine del raggiungimento di tale meta.

L’insegnamento che ne deriva è :
1.) non chi è il mio prossimo, ma fatti tu prossimo alle necessità altrui, prescindendo gli eventuali motivi ostativi ?!?
2.)
il bisognoso, una volta individuato e soccorso, (primo approccio), deve essere assistito e seguito (fase successiva), responsabilizzando chi se ne prende cura, la “locanda/CHIESA di GESÙ’” (al mio ritorno…dirà il SIGNORE…….).

ed ancora una volta mi fermo qui.


In riferimento al tuo dire:
quell’aiuto che dai non può che farti onore, e al sottoscritto non serve la tua ricevuta

ma al SIGNORE invece serve che si applichi il suo insegnamento,
e che il Cristiano sia colui che ha sempre una marcia in +

ovvero:

Atti 2, 42 – 48 :

La prima comunità cristiana

42 Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44 Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45 chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. 48 Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

come puoi leggere, le prime Comunità mettevano tutto in comune, secondo il bisogno di ciascuno….
(paragonabile alle offerte/contribuzioni volontarie ???? dei giorni nostri?)

ma questa prima Comunità che era ancora in fase “embrionale”,
in fase di crescita/sviluppo/….

ben comprende che questa “condivisione di beni, averi, introiti” non può bastare, ed innesta una marcia in +

Atti 6, 1 – 7 :
Capitolo 6

II. LE PRIME MISSIONI

L’istituzione dei sette

1 In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana. 2 Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: “Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. 3 Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico. 4 Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola”. 5 Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. 6 Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
7 Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede.


come puoi ben comprendere
mio caro fratello, agli albori della Cristianità, si avverte che la semplice e pur utile condivisione di ogni bene, non è più sufficiente.
Il bisogno del prossimo diventa una necessità di quella primitiva Comunità Cristiana ,
si avvia una nuova organizzazione, ……., tesa al servizio delle mense…..e vengono istituiti dei “servitori”…., al servizio dei bisognosi.
“Servitori” che non sono “politicizzati” (…………………), ma scelti tra i confratelli in fede.

Aapplicazione degli insegnamenti della parabola?


Ma come già dicevo, siamo solo agli inizi.
La mia conoscenza della Scrittura mi dice che lo Scritto è stato concluso alla fine del I secolo (BIBBIA canonizzata).
Non capisco come mai vorresti che in tali restrizioni di tempo, vi si debba trovare l’intero Insegnamento ?!?
Ovvero un DIO che ha detto/spiegato/insegnato/confezionato/….. in poche pagine di scrittura.???
Tu pur affermando che DIO è ETERNO/INFINITO,
lo riduci FINITO/LIMITATO nelle poche pagine della Scrittura.
(infatti affermi: "dove sta Scritto?")

Ti ricordo che anche tu, per aver gli anni che oggi ti sono addosso, hai avuto la necessità di aspettare il necessario tempo degli anni che oggi vivi.
E man mano che il tempo trascorreva, ti accorgevi dei “cambiamenti” = ARRICCHIMENTI fisiologici che la tua persona assumeva – pur restando sempre te stesso.
(mi auguro che almeno in questo concordi con me)

In buona sostanza tu all’età di 5 anni, non ragioni e non hai una realtà di uno di 40 anni e viceversa.


Ora se la tua coscienza si sente appagata ed in armonia con gli insegnamenti Scritturali,
nonostante le limitazioni che ne tracciate dall’applicazione...., contento tu…?
= solo azioni individuali. Nessuna Opera Umanitaria organizzata istituita, sovvenzionata da voi.
L'Organizzazione TdG si preoccupsa solo delle ore di servizio porta a porta?

ma la mia Cristianità mi fa vedere giustificato, necessario e indispensabili le “Opere umanitarie”
(forse quella marcia in + che manca a voi?)
= azioni individuali, in + Opere Umanitarie

significato del termine Umanitario
dal Vocabolario della lingua italiana Zingarelli :

FLESSIONE
umanitario
[fr. humanitaire, da humanité ‘umanità’; nel sign. 3, calco sull'ingl. humanitarian; 1838]
A agg.
1 Che pensa e opera secondo principi di generosità, comprensione, carità, amore verso il prossimo e sim.: filosofo, medico umanitario; è uno spirito umanitario. SIN. Filantropico | Guerra umanitaria, intrapresa per motivi umanitari, per difendere i diritti umani.
2 (est.) Che è proprio di una persona umanitaria: principi, scopi umanitari; opera, iniziativa umanitaria; ideali umanitari.
3 Che riguarda la vita di numerose persone: catastrofe umanitaria.
|| umanitariamente, avv.



ai lettori di passaggio le debite conclusioni degli insegnamenti di CRISTO



PS

scusami ma visto che hai aperto addirittura un apposito post, per il dramma della famiglia “sonnyp”, mi preme ricordarti che il mio era solo :
“(possiamo vederci dentro per esempio il dolore della famiglia di "sonnyp" ?)”

come puoi rivedere nel post 148, io ho messo tra le parentesi l’affermazione, e ho solo cercato di portare un esempio.

e tengo a precisare che voglio restare nel 3d, ovvero sull’argomento della Parabola, e non far scivolare altrove la tematica, al massimo sarà oggetto di ulteriore 3d., ma ovviamente solo se il diretto interessato lo ritenga opportuno.

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO



.
[Modificato da cavdna 20/01/2008 23:27]
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