È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Il Natale è una celebrazione basata sulla Bibbia?

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2008 16:04
07/02/2008 13:43
Post: 0
Registrato il: 23/05/2007
Utente Junior
OFFLINE
Natale
Di (FU) P.N.TORNESE. IL NATALE
Un po' di storia
1 - Carlo Taze Russell, il fondatore della setta geovista, celebrava il Natale. A informarci sono proprio i testimoni di Geova.
“Al tempo del pastore Russell, si celebrava il Natale nella vecchia casa biblica di Allegheny, in Pennsyìvania (…). A Natale il fratel Russell dava ai componenti della famiglia della casa biblica pezzi da cinque o dieci dollari d'oro (...). Vi era pure un albero di Natale nella sala da pranzo della Betel. Invece del solito 'Buon Giorno ', il fratel Russell augurava 'Buon Natale a tutti'”.
Russell dunque, il profeta degli ultimi tempi, non seppe leggere nella Bibbia l'origine pagana del Natale, e neppure capì che offrire doni deve dirsi un gesto di marcata natura pagana.
Ci vollero ancora quattordici anni dopo la sua morte, e dieci di governo del suo successore Joseph Franklín Rutherford, perché i nuovi profeti della Torre di Guardia si accorgessero dell'errore. Infatti, solo nel 1928 ebbe luogo la nuova scoperta e d'allora in poi i fratelli di Betel non celebrarono più il Natale.

2 - Oggi tutti i membri della setta si attengono scrupolosamente alla nuova disciplina e rifuggono scandalizzati da una celebrazione non autorizzata da Geova e inventata dalla “grande meretrice” (= la Cristianità).
Per i geovisti questo è un articolo di fede. E affinché i gregari siano tenuti ben saldi nell'errore e nell'ignoranza, ogni anno puntualmente, nell'approssimarsi del Santo Natale, La Torre di Guardia, che è l'organo ufficiale della setta, propina ai suoi disciplinati lettori le stesse idee trite e ritrite sul Natale come festa pagana. Vi aggiunge naturalmente nuovi sofismi adatti alle circostanze, torturando la Bibbia, e sfasando arbitrariamente qualche frase presa qua e là da riviste e pubblicazioni anche cattoliche
Non è difficile capire come questo richiamo alla disciplina col relativo martellamento dell'errore sia necessario e opportuno. Infatti, nel tempo di Natale tutto il mondo, cristiano e non cristiano, gioisce al ricordo della venuta su questa terra del Principe della Pace (Isaia 9, 5). Solo i geovisti devono tenersi in dispettoso isolamento come esige la ferrea disciplina della setta, aspettando la fine per dare un sospiro di sollievo. Inculcare l'errore serve a colmare in qualche modo il vuoto e a rimarginare la ferita.
Vi annuncio una grande gioia (Luca 2, 10-11)
Ma la storia del Natale è ben diversa da quella raccontata da La Torre di Guardia. Nessun uomo, che abbia un minimo di cultura, e tanto meno i veri cristiani, pensano lontanamente a “un dio pagano” nella celebrazione del Santo Natale. Vi pensano solo i testimoni di Geova!

1 - I veri cristiani, come tutti sanno, a Natale ricordano unicamente la nascita del Salvatore dei mondo, Gesù Cristo. Esultano perché il Figlio di Dio, eterno e invisibile come il Padre, cominciò a essere anche uomo (Giovanni 1, 14; Gal. 4, 4; Matteo 1, 22-25). Nel tempo di Natale i veri cristiani vogliono godere in modo particolare dell'annuncio dell'angelo ai pastori: “Vi annuncio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore” (Luca 2, 1 0-1 I); e vogliono gustare in una forma più intensa i racconti biblici della nascita di Cristo, e risentire con gioia l'inno della moltitudine celeste:

Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che Egli ama
(Luca 2, 13-14)

2 - In effetti, per chi capisce e ragiona, il Natale è la celebrazione di un evento biblico e salvifico, non il ricordo d'una data. La data può non corrispondere all'evento. Ma l'evento è una realtà storica, innegabile, indimenticabile, degna di essere celebrata con grande gioia e con grande amore.
Che tale evento, ossia la nascita dell'Emmanuele Dio-con-noi), sia avvenuto a dicembre o a gennaio o a marzo o a maggio o in qualsiasi altro mese e giorno dell'anno deve dirsi di secondaria importanza. L'essenziale è che sia realmente avvenuto.
E così è!
Vi fu un giorno nella storia dell'umanità, in cui “un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un Figlio (...), che è chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della Pace” (Isaia 9, 5).
Questa è la verità che farà libero chiunque la cerca con cuore sincero (Giovanni 8, 32).
Alla scuola della Bibbia
Vogliamo ripetere quanto già abbiamo detto: a Natale nessuno dei veri cristiani pensa lontanamente a “un dio pagano”. Tutta l'attenzione è rivolta alla nascita dell'Emmanuele com'è stata annunciata dai pro- feti, narrata dagli evangelisti, spiegata dagli Apostoli.

1 - Annunciata dai profeti.

a - “In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo Spirito dei Signore (...). Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantèra si sdraierà accanto al capretto (...). Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte” (Isaia 11, 1-10).

b - “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa (...). Essi vedranno la gloria dei Signore, la magnificenza del nostro Dio(.. ).Dite agli smarriti di cuore: ' Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio .Egli viene a salvarvi '. Allora si apriranno gli occhi ai ciechi ( ... ). Lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto” (Isaia 35, 1-10).

c - “Tu, Jahve, sei nostro Padre, da sempre ti chiami nostro redentore Se Tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti (...). Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù (.. ). Una voce grida: 'Nel deserto preparate la via al Signore (...). Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, perché la bocca del Signore ha parlato” (Isaia 63, 16-17; 40, 1-11).

d - “Ecco verranno giorni - oracolo di Jahve nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia (...). In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: 'Jahve-nostra- giustizia '” (Ger. 33, 14-16).

e - “Così dice Jahve: E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà Colui che deve essere il dominatore di Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti” (Michea 5, 2-5; cf. Matteo 2, 6).

f - “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentata la letizia” (Isaia 9, 2-7).


2 - Narrata dagli evangelisti.

a - “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra (...). Anche Giuseppe dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quei luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo” (Luca 2, 1-7).

b - “Avvenne che, appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano tra loro: 'Andiamo a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere '. Andarono dunque senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che dei bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava queste cosa meditandole nel suo cuore” (Luca 2, 15-19)

c - “Venne nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di. lui, eppure il mondo non lo conobbe (...). E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Giovanni 1, 9-14).


3 - Spiegata dagli Apostoli.

a - “Carissimo, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nella attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo” (Tito 2, 11-14).

b - “Carissimo, quando si sono manifestati la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini, Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da Lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna” (Tito 3, 4-7).

c - “Dio, che aveva parlato nei tempi antichi più volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato per mezzo dei Figlio, che ha costituito crede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo.
Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti a quale degli angeli Dio ha detto: • Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?”. E ancora: • lo sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?”. E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo dice: “Lo adorino tutti gli angeli di Dio” (Ebrei 1, 1-6).
La questione della data
I tdG ignorano tanta ricchezza e bellezza biblica, di cui fa tesoro la Chiesa Cattolica. Essi preferiscono cavillare su questioni marginali di secondaria o di nessuna importanza con lo scopo di sradicare la fede dal cuore dei veri cristiani, oscurando la verità di Dio.
A giudicare dagli effetti possiamo dire che lo sforzo geovista si rivela inutile. A Natale tutte le nostre chiese rigurgitano di fedeli; ed una grande ed autentica gioia si diffonde in tutte le famiglie
che si raccolgono attorno alla culla del loro Salvatore.
Tra i cavilli geovisti contro il Natale occupa il primo posto quello della data. Dicono: Poiché non sappiamo se Cristo sia nato il 25 dicembre, bisogna ritenere che il Natale è una festa pagana.

Dov’è la verità ?

1 – L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: la Bibbia dice che Cristo è nato ( Matteo 1, 25; Luca 2, 7-11; Giovanni 1, 14: Galati 4, 4). Questo è l’essenziale. Questo è l’annuncio gioioso degli angeli a tutti gli uomini che Dio ama (Luca 2, 13).
Il non conoscere con esattezza la data di quella nascita non cambia e tanto meno distrugge la consolante realtà della nascita del Salvatore del mondo.
A saper leggere la Bibbia, appare chiaro che anche per gli evangelisti i dati anagrafici avevano un interesse assai relativo. Essi si sono soffermati a lungo su altri particolari che hanno accompagnato la nascita di Cristo, ma non si sono preoccupati di dirci in quale giorno sia avvenuta quella nascita. A loro interessava l'evento salvifico realizzato in quella nascita, non il giorno in cui ebbe luogo. Così hanno sempre letto e leggono la Bibbia i veri cristiani.

2 - Tuttavia, senza mai perdere di vista l'essenziale, a cominciare dai primi secoli d.C., sono stati fatti vari tentativi per conoscere quella data. Tutti sono risultati vani. Ricordiamo brevemente questi tentativi, rimandando i lettori a studi più completi.
a - Una pista seguita dagli antichi per conoscere quella data era di natura astronomica. Secondo le idee del tempo essi ritenevano che la creazione del mondo fosse avvenuta all'equinozio di primavera, assegnato allora al 25 di marzo, non al 21. Ragionando secondo quelle idee pensavano di poter affermare che anche la seconda creazione, ossia la concezione di Cristo nel seno di Maria doveva essere avvenuta il 25 di marzo. Ne derivava che la nascita del Salvatore andava assegnata al 25 dicembre, nove mesi dopo la sua concezione.

b - Un'altra considerazione, pure di natura astronomica, confermava gli antichi in questo loro ragionamento. E’ noto infatti come verso il 25 dicembre (oggi con più esattezza il 21 dicembre) il sole riprende la sua ascesa dopo il solstizio invernale. Era questo un particolare che induceva gli antichi a collegarvi il sorgere dei Sole di giustizia, che è Cristo Signore.
In effetti, gli antichi vedevano attuata nella nascita di Cristo la profezia di Malachia, che paragona il Messia al Sole che sorge (Malachia 3, 20). Tanto più che un chiaro riferimento a Malachia si trova nel vangelo di Luca (1, 78; 2, 32) e in Giovanni 8, 12 Gesù chiama se stesso “la luce del mondo”.

c - Mettendo insieme le due considerazioni, quella astronomica e quella biblica, verso la metà del IV secolo d.C., si cominciò a far convergere la festa del Natale al 25 dicembre. Fino allora, infatti, la si celebrava in differenti giorni dell'anno secondo il punto di vista delle diverse chiese locali.
Il nuovo orientamento sembra abbia avuto a Roma il centro di propulsione, perché la chiesa di Roma era ormai considerata la sede principale della cristianità'. Di modo che la data del 25 dicembre lentamente prevalse in tutto l'occidente e anche in oriente.

3 - Non è da escludere tuttavia che la data del 25 dicembre, oltre che dalle considerazioni già ricordate, possa essere anche collegata col calendario civile romano. A Roma pagana il 25 dicembre era dedicato alla festa dei “dio sole”, come anche altrove nell'antico mondo pagano. Quando, dopo Costantino, i cristiani ebbero maggior libertà di azione, è probabile che abbiano sollecitato a sostituire il culto e la festa dei “dio sole” con la celebrazione della nascita di Cristo, vero Sole e Luce del mondo.

Fu un cambiamento legittimo e lodevole. I cristiani non hanno continuato a celebrare una festa pagana, ma l'hanno sostituita con una celebrazione cristiana. Hanno eliminato l'idolatria, e introdotto il culto e l'adorazione del vero Dio. La Chiesa non ha mai detto: “Fate festa e onorate il dio sole”. Essa ha sempre detto e dirà: “Distruggete gli idoli, ma gioite al ricordo della nascita del Figlio di Dio”. Retrocedevano le tenebre e avanzava la luce (Luca 1, 79).
Un'autorevole testimonianza
Scrive l'Encyclopaedia Britannica:(vol- 5,pag-643)

“Il giorno esatto della nascita di Cristo non è stato mai determinato in maniera soddisfacente. Ma quando i Padri della Chiesa scelsero una data per celebrare tale evento, saggiamente (wisely) scelsero il giorno dei solstizio d'inverno, perché tale giorno era molto radicato nelle menti del popolo come una delle grandi feste.
Quando i missionari furono mandati da Roma fino alle più lontane province del nord, Papa Gregorio I diede loro istruzioni come queste: " Distruggete gli idoli, ma preservate i templi. Siano questi purificati e consacrati, erigendovi altari in modo che il popolo possa conoscere e adorare il vero Dio. E là dove i pagani erano abituati a sacrificare animali ai demòni, siano celebrate in cambio feste religiose in adorazione del vero Dio. Mediante queste festività il popolo possa più facilmente ottenere gioie spirituali ...
Per parecchi secoli il Natale fu soltanto una festa religiosa. Ma a misura che il cristianesimo si diffuse in terre pagane, molte usanze collegate col solstizio invernale furono assorbite da quelle cristiane, grazie alle direttive lungimiranti di Gregorio Magno.
In questo modo il Natale prese l'aspetto d'una festa religiosa e sociale. Non poche abitudini come quella di accendere luci e fuochi, di usare fiori e decorazione, di scambiarsi doni, di pregare e di cantare con accompagnamento di musica ecc. influenzarono la festa cristiana del Natale, senza nulla conservare del loro originario paganesimo”.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com