barnabino, 17/12/2007 10.50:
Qui il termine greco tradotto "adorare" è proskyneo che non indica un gesto cultuale ma indica solo l'inchinarsi per onorare qualcuno importante. Non vi è nulla di strano che sia usato per il risorto Gesù Cristo, che si era manifestato cme re messianico.
Nelle scritture tale termine usato per inidicare l'onore o l'omaggio reso ad angeli, patriarchi, ambasciatori, sovrani, eccetera. In questo senso i TdG non hanno prblema ad "adorare" o "rendere omaggio" al Signore Gesù Cristo, come leggi in una delle nostre prime riviste.
Su 60 volte nel N.T., 58 volte “Proskuneò” è usato per rendere omaggio a Dio, o al cotale.
Gesù in vita, proprio perché presente, riceveva “adorazione” in atti, parole e comportamenti, senza rifiutarla, altro che gesti cultuali (confr. Eb.1:6;Mt.2:11;8:2;14:33;15:25;28:9;28:17;Gv.9:35-38;...).
Ad esempio Pietro respinge l’adorazione di Cornelio (At.10:25-26), Paolo e Barnaba rifiutano gli onori e sacrifici (At.14:13-15), lo stesso fanno gli angeli a Patmos.
Adorazione invece che gli angeli attribuiscono a Gesù in Eb.1:6.
Che non sia un semplice omaggio lo si può notare nei medesimi superlativi resi al Padre come al Figlio nell’Apocalisse.