Caro Felice,
Ma credo che non ne avrai il coraggio.
Mi pare che sia proprio così. Andrea, che pure mi pare motivato e sincero, cerca quasi delle scuse (l'autore non è "abbastanza" specialista) per evitare di leggere il suo libro... quasi che avesse paura che BeDuhn nella sua analisi in fondo abbia ragione e che, per questo, dovesse rivedere le sua convinzioni personali su certi passi biblici, accettati da anni da una certa tradizione (la famosa tradizione/traduzione che parte dalla Vetus Itala, passa per la Vulgata e nei paesi anglisassoni arriva alla King James e in italiana alla Diodati o alla CEI) cattolica o protestante.
Io dico che il libro di BeDuhn va sicuramente letto, meditato e anche criticato, ma solo dopo un'attenta lettura, priva di pregiuzi, perchè questo è lo scopo di BeDuhn:
strappare la traduzione dal pregiudizio e non è tenero con nessuno, neppure con la TNM, lo sottolineo!
Shalom