00 07/10/2011 12:20
Viene naturale chiedersi: ma ciò che conta veramente non è amare il prossimo invece di appartenere a una chiesa o un gruppo religioso?
Senza alcun dubbio amare il prossimo è di primaria importanza, lo stesso Gesù lo sottolineò quando mise il comandamento di amare il prossimo subito dopo quello di amare Dio con tutto se stessi (Matteo 22:37-40) e come pure evidenziò l’apostolo Paolo in Romani 13:8-10.
Gesù disse che i suoi seguaci si sarebbero chiaramente riconosciuti dall’amore che avrebbero avuto per i compagni di fede (Giovanni 13:35) Questo è qualcosa a cui la Bibbia da spesso risalto (Galati 6:10; 1 Pietro 4:8; 1 Giovanni 3:14-17)
Comunque, Gesù mostrò che è ancora più importante avere amore per Dio. E come possiamo mostrare amore per Dio se non ubbidendogli? Dovremmo ubbidire a comandi come quello di studiare la parola di Dio e metterla in pratica (1 Timoteo 4:15,16) e riunirsi con altri servitori di Dio per adorarlo (Ebrei 10:24,25)
Per chi è stanco di vedere organizzazioni corrotte o colpevoli di spargimenti di sangue o invischiate nella corrotta politica o semplicemente desiderose di compiacere i suoi aderenti, rimane difficile accettare il fatto che Dio possa servirsi di un gruppo di suoi fedeli qui sulla terra. Ma è questa la verità che si evince da quello che le scritture dicono: non possiamo adorare Dio in modo indipendente, per conto nostro. Non possiamo farci la nostra religione personale e alo stesso tempo pensare di essere approvati da Dio.
Come trovare dunque chi ha il favore di Dio? E soprattutto dove?
Come possiamo fare un’analisi obiettiva delle varie organizzazioni religiose che si dicono cristiane? E con quali criteri possiamo fare tale analisi?