Credo che dobbiamo tenere conto del particolare periodo storico che si stava vivendo in quel tempo.
Vi erano tanti Giudei che si stavano convertendo a Cristo, ma essendo Giudei rimanevano anche fossilizzati su ciò che erano le prescrizioni della Legge.
Far capire a un Giudeo che doveva solo seguire Cristo e che il "nuovo patto" era migliore di quello "vecchio", era un'impresa quasi impossibile. Ciò doveva avvenire per gradi.
L'atteggiamento di un Paolo "menefreghista" verso i precetti della Legge, poteva recare "scandalo" sui suoi fratelli più deboli.
E noi sappiamo ciò che la Scrittura dice riguardo ai "fratelli deboli".
Perciò Paolo per essere ascoltato e seguito non doveva apparire come un ebreo non osservante della Legge. Anche perchè in sè e per sè la circoncisione della carne o i precetti sulla purificazione non erano di certo dannose, ma non indispensabili come ritenevano i Giudei.
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