00 14/02/2007 12:21
Re: Re: Re:

Scritto da: Emmaus@ 12/02/2007 15.16


La parola greca che traduce ‘adorazione’ è “proskýnesis”, la stessa usata dai Magi, con riferimento a Gesù. Se “adorare” fosse l’unica traduzione possibile del verbo greco “proskynéo”, questa scrittura attesterebbe che Gesù è, o farebbe parte, del solo vero Dio a cui rivolgere la nostra adorazione. Uno sguardo attento al significato etimologico del termine, ci aiuterà a capire le ragioni per cui a Gesù viene rivolto l’atto di “proskýnesis”. Vediamo di seguito, cosa dicono alcune fonti enciclopediche, al riguardo:

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Nessuno ha mai detto che il verbo greco "proskyneo" ha come attestazione solo il verbo "adorare", ma mi pare francamente parziale e riduttivo il rivolgere questo verbo solo al Padre ed indicare nei confronti del Signore Gesù soltanto un formale atto di omaggio.


“Il significato fondamentale di proskynéo è, secondo la maggior parte degli studiosi, baciare. … Oltre l’atto esteriore del prosternarsi e dell’adorare, proskynéo può indicare anche l’atteggiamento interiore corrispondente della venerazione e dell’umiltà”.

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In realtà viene evidenziato l'atto del cane (kyion) che lecca la mano del padrone. Baciare è una giusta attestazione.


“Come il piegare o incrociare le mani e le braccia indica il raccoglimento dell’orante, come l’elevarle al cielo esprime la domanda, così l’atto di piegarsi è espressione della disponibilità a sottomettersi al volere di colui al quale ci si rivolge con questo gesto. Quando proskynéo è riferito a persone, si tratta sempre di persone di rango più elevato, dotate di un potere superiore, alle quali è indirizzato quest’atto di omaggio e venerazione”.

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Ma il Signore aveva ordinato di non prostrarsi dinanzi a nessuno, vedi l'atteggiamento degli amici di Daniele quando Nebcucadnesar erige una statua in suo onore e loro non si prostrano. Che il re o il sovrano fosse degno di omaggio e con questo lo si manifestava con la prostrazione sono d'accordo, ma dai contesti dei Vangeli e dei brani in cui è scritto che Gesù venne adorato, mi pare impensabile che si pensi ad un semplice omaggio e basta.



“In At 10, 25s; Ap 19, 10; 22, 8s viene stabilito espressamente che l’adorazione spetta solo a Dio e a nessun altro, neppure a un apostolo né a un essere angelico. Perciò, quando proskýnesis viene prestata a Gesù, è sempre sottinteso che egli è considerato re (Mt 2, 2), signore (Mt 8, 2), figlio di Dio (Mt 14, 33) che può agire con potenza divina (per es. Mt 14, 33; Mc 5, 6; 15, 19)”.

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Essendo per i trinitari "Gesù Dio", l'adorazione è rivolta anche a Lui.

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