Gloria a Dio...
..oggi vi racconterò una delle diverse esperienze che hanno segnato la mia vita, proprio così, e sono gioioso di condividere questa cosa con voi,...è bello riaffermare la fedeltà di Dio
Accettai l'invito di partecipare ad un incontro, non sapevo bene cosa facessero a questo incontro ma dopo un po' di tempo andai, devo dire che mi piacque subito l'aria che si respirava ed i canti; in una di queste riunioni si alza una ragazza perché voleva testimoniare il risultato dell'aver riposto fede in Dio, difatti le sue parole furono: " ringrazio Dio perché avevo la spina dorsale storta, abbiamo pregato il Signore, e adesso è dritta"
Sapete... io non avevo motivo per dubitare della buona fede di questa ragazza, e dunque non dubitavo su quello che lei diceva, però ero un po' perplesso allo stesso tempo perché non " mi capacitavo" di come potesse essere avvenuto,... eppure... io avevo la Bibbia... leggevo la Bibbia... è non dubitavo dell'esistenza di Dio, compresi in seguito che Dio si manifesta in mezzo "al suo" popolo, ma rimaniamo nella testimonianza per adesso
Nella mia perplessità una voce si fece spazio in me, poche e brevi parole mi toccarono " dentro di me", e furono: " io posso farlo", quelle parole mi sono rimaste impresse per tutta quella riunione, anche tornando a casa, ed anche i giorni che seguirono,... erano troppo evidenti, come era evidente che era qualcosa " esterna" ai miei pensieri
Passò un po' di tempo, non ricordo di preciso quanto, io lavoravo presso un allevamento di cavalli, facevamo nascere i puledrini che poi sarebbero stati ammaestrati per le corse, ovviamente fin tanto che l'ammaestramento non è completato il puledrino, che nel frattempo è diventato un giovane cavallo, ha ancora viva quella sua indole " sbizzarrina", basta un nonnulla, anche un leggero vento che fa muovere le foglie degli alberi un po' più del solito, o che fa volare un fazzolettino di carta, che il giovane cavallo tende a scalpitare, ad impaurirsi e a fuggir via
Ed un giorno come questi cercando di tranquillizzare un cavallo il mio ginocchio si scontrò con il suo, ovviamente mi feci male io, nel giro di poco tempo facevo letteralmente fatica a camminare, perché si era formato del liquido all'interno del ginocchio, e più giorni passavano e più la gamba aveva difficoltà a camminare, iniziarono perciò le preoccupazioni, in quanto non potevo permettermi di stare fermo a casa, ed anche se lavoravo assicurato, l'Inail non mi avrebbe indennizzato subito, e le mie necessità erano quelle di avere uno stipendio intero e subito, non avevo " riserve" da poter usufruire
Passavano i giorni, e cresceva la mia preoccupazione, però ci fu qualcosa, mi rivennero in mente le parole di quella ragazza, ma anche le altre, quelle che mi accompagnarono per i giorni a seguire, nel frattempo avevo cominciato a leggere la Parola di Dio accostandomi però ad essa in maniera diversa, la Parola di Dio stava avendo una considerazione diversa, proprio in funzione " di quanto era accaduto"
Ricordo che mi vennero ben chiari in mente due versi:
Isaia 53:4-5
4 E, nondimeno, eran le nostre malattie ch'egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s'era caricato; e noi lo reputavamo colpito, battuto da Dio, ed umiliato! 5 Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione.
Ebrei 11:1
1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.
A fronte di quanto accaduto io avevo realizzato che quella " era (è)" la Parola di Dio, e dunque non mettevo in discussione la sua " veridicità", nonostante la mia mente dovesse abituarsi a questo " nuovo" che mi stava accadendo, ma la realtà dei fatti era talmente chiara che non potevo assolutamente metterla in discussione, e più i giorni passavano più la mia mente si preoccupava, ma in mezzo a questo preoccuparsi avevo sempre di fronte a me quell'esperienza che avevo vissuto in quella riunione, e ripensavo sempre ai due versi che ho riportato sopra
Devo dire che appena mi feci male consultai un medico che mi dette delle pasticche e una pomata, che usai, ma fui anche avvisato che la procedura corretta era quella di aspirare il liquido che si sarebbe formato, così come è successo in seguito, ed ovviamente bisognava tenere la gamba immobile, e questo per un certo periodo non breve...
... i giorni passavano e il liquido cresceva, ed io camminavo sempre più faticosamente, e ricordo che un giorno, pur zoppicando, stavo riportando nella stalla due cavalle, ricordo il punto preciso in cui mentre camminavo dissi: " Signore ti ringrazio per la guarigione che mi hai dato nel nome di Gesù" (ovviamente non ci furono solamente queste poche parole), mi volli prendere letteralmente per fede la guarigione, avevo una promessa davanti a me, e sapevo che chi aveva fatto la promessa era anche fedele da poterla mantenere
Dopo due giorni una voce mi dice: " metti la mano sul ginocchio", io fra me e me pensai: " perché devo mettere la mano sul ginocchio?" e mi ricordai in quel preciso istante che io avevo avuto un problema al ginocchio,...eh sì... perché non ci stavo pensando proprio più, non solo era sparito il dolore, ma anche il problema di per sé fisico oltre al pensiero di esso e la preoccupazione... prima avevo l'attenzione sul problema, adesso la mia attenzione al problema non c'era più... tutt'altro... e avrete capito che la gioia mi pervase
Pace
Roberto