00 11/12/2007 09:53
Re:
Capitan Messina, 10/12/2007 15.14:

Figlio unigenito’: in che senso?LA BIBBIA chiama Gesù l’“unigenito Figlio” di Dio. (Giovanni 1:14; 3:16, 18; 1 Giovanni 4:9) I trinitari dicono che essendo Dio eterno, anche il Figlio di Dio è eterno. Ma come può uno essere figlio e nello stesso tempo coetaneo del padre?



Vedi che ragioni sempre in termini umani? Tutto deve risultare secondo la nostra razionalit, altrimenti è da rigettare. Ti ho già spiegato in che senso va inteso il termine Figlio.


Vi sembra logico? Può un uomo divenire padre di un figlio senza procrearlo, senza dargli la vita?



Stesso ragionamento di prima...


Inoltre, come mai la Bibbia usa la stessa parola greca resa “unigenito” (come Vine ammette senza alcuna spiegazione) per descrivere la relazione esistente fra Isacco e Abraamo? Ebrei 11:17 parla di Isacco come del figlio “unigenito” di Abraamo. Non possono esserci dubbi che Isacco fosse unigenito nel senso comune del termine, non uguale al padre in quanto a età o posizione.



Forse non ti rendi conto che aver citato Eb 11:17, vieni dalla mia parte. Infatti "monogenes" nella LXX è tradotto anche con "agapetos" cioè diletto. Ed è in questo senso che va intesto "monogenes" legato al Signore Gesù.


Sia nel caso di Gesù che in quello di Isacco la parola greca tradotta “unigenito” è monogenès, che deriva da mònos, “unico”, e gìnomai, “generare”, “divenire (venire all’esistenza)”. (James Strong, The Exhaustive Concordance of the Bible, New York 1890) Monogenès è quindi definito “unico nato, unigenito, cioè figlio unico”. — Edward Robinson, A Greek and English Lexicon of the New Testament, New York 1850.



Sbagliato..."monogenes" deriva da "mono" e "genos". Quest'ultimo termine indica la razza, la stirpe, la specie. Ecco perchè si può benissimo tradurre con "unico del suo genere".


Il Grande Lessico del Nuovo Testamento di Kittel dice: “[Monogenès], dunque, significa unico discendente, cioè senza fratelli né sorelle”. E aggiunge che in Giovanni 1:18; 3:16, 18 e 1 Giovanni 4:9 “la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre”. — Brescia 1971, vol. VII, coll. 468, 474.



Non vedo come queste riflessioni inficino la dottrina trinitaria, tra l'altro il Kittel è un opera protestante e perciò trinitaria...


Gesù, il Figlio unigenito, ebbe dunque un principio.



Non sei riuscito ancora a dimostrarlo



E l’Iddio Onnipotente può essere giustamente chiamato il suo Genitore, o Padre, nello stesso senso di un padre terreno, come Abraamo, che genera un figlio. (Ebrei 11:17)



Non nello stesso modo di un padre terreno, ragioni sempre in termini umani...



Perciò, quando la Bibbia parla di Dio come del “Padre” di Gesù, intende proprio questo, e cioè che si tratta di due individui distinti.



Chi ha mai detto il contrario?



Dio è il maggiore, Gesù è il minore, sia sotto l’aspetto temporale che in quanto a posizione, potenza e conoscenza.



Gesù disse che il Padre era maggiore di lui, in quanto Egli si era umiliato, rivestendo corpo umano. E pensa che tutto questo l'ha fatto per amore di me e di te. Ma poi basta che dai uno sguardo all'Apocalisse per renderti conto della gloria del Figlio.




Se si tiene conto che Gesù non fu l’unico figlio spirituale di Dio a essere creato in cielo,



Continui ad andare avanti per la tua strada senza soffermarti sulle mie obiezioni. Non hai ancora risposto ai testi che ti ho presentati nei post precedenti ed ancora non mi hai fatto vedere un brano in cui è scritto che il Figlio è stato creato.


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