ROBY66__, 03/07/2008 12.01:
Ciao, potresti spiegarmi un pò meglio la seconda parte della frase che citi (l'ho volutamente messa in grassetto per evidenziarla), per essere più chiaro mi interessa capire come voi intendete "la creazione della fede"..il
processo di ciò
Grazie Roberto
I sacramenti Oltre alla predicazione, la fede viene suscitata e nutrita dai sacramenti che però sono da vedere insieme alla parola. Non è l’acqua o il pane e vino che salvano, ma la Parola insieme a loro. Certamente Dio è presente ovunque, ma ciò non significa che lo possiamo riconoscere ovunque. Invece Dio ci ha dato la promessa di essere presente nei segni da lui indicate. Visto che i segni diventano sacramento non a causa della sua amministrazione da parte dell’uomo o della chiesa, ma a causa della promessa, i riformatori li chiamano anche “parola visibile”. Sono un altro modo di comunicare l’Evangelo. Come la parola predicata, anche i sacramenti suscitano e rinforzano la fede. Un sacramento è un segno, istituito da Gesù Cristo e legato ad una promessa di salvezza. A questi criteri corrispondono il Battesimo e la Santa Cena (Eucaristia).
Il Battesimo: Il battesimo è il sacramento iniziatore. È il dono dello Spirito, il perdono dei peccati e l’accoglimento nella Chiesa. È unico e valido per tutta la vita, per cui non si ribattezza chi già è stato battezzato prima, sia pure in un’altra chiesa. Generalmente battezziamo i bambini, perché il Battesimo è dono di Dio e non può dipendere da un nostro sviluppo intellettuale o spirituale. Inoltre non deve essere visto come un atto isolato, ma ogni giorno della nostra vita dobbiamo ritornare al battesimo e rinascere ad una nuova vita unita a Cristo.
La Santa Cena: La Santa Cena è il sacramento che ci nutre e che ci rinforza nella fede durante il nostro cammino di credenti. In essa il credente è in comunione con Cristo che “in, con e sotto” il pane e il vino è realmente presente. Lutero rifiuta però la teoria della transustanziazione, perché teme che venga applicato uno schema interpretativo non preso dalla Bibbia (in questo caso la filosofia di Aristotele con la sua distinzione tra sostanza e qualità). Lutero vede il pericolo rappresentato dal fatto che la filosofia di Aristotele viene usata come schema e misura alla quale la comprensione della Sacra Scrittura deve adeguarsi. Lutero stesso non dà una spiegazione esauriente su come sia da concepire la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo. Egli si basa sul testo biblico in cui Gesù dice: “Questo è il mio corpo.” A queste parole si deve credere senza cercare di rendere accessibile questo mistero alla ragione umana. Più tardi si è chiamato il concetto luterano consustanziazione. Il pane resta pane e il vino resta vino, ma assieme a loro ci sono anche, realmente presenti, il corpo e il sangue di Cristo.
Oltre alla transustanziazione Lutero nega la visione dell’Eucaristia come sacrificio e la sua celebrazione da soli - soprattutto se fatta per la salvezza dei defunti. La Riforma è ritornata alla distribuzione sotto le due specie, cioè pane e vino. Contro altri riformatori (p.es. Zwingli) Lutero difende la presenza reale di Cristo.
Tratto da
www.lutero.org/mods.php?name=Pagine&procat=57&livello=1&pro...
Bene più che altro bisognerebbe dire che i sacramenti soprattutto la santa cena contribuisce ad alimentare la fede in quanto ci troviamo in comunione con Cristo.
Ma non sono i "creatori" della fede spiego meglio un bambino battezzato potrebbe anche mai pervenire alla fede nemmeno da adulto e allora il battesimo pur essendo valido non avrebbe nessuna efficacia sulla sua salvezza.
Ma per i luterani il battesimo è il dono dello spiritò ed in quanto tale
può aiutare a pervenire alla vera fede.
Bye
Veronika
[Modificato da Luteranamanier 04/07/2008 10:14]