00 08/02/2007 11:13
Re:

Scritto da: Emmaus@ 08/02/2007 10.50
Il fatto che Salomone parli della Sapienza come di qualcosa “creata”, [in ebraico qanàni, reso dalla versione greca dei LXX con èktisèn me] - “il Signore mi ha creato all’inizio della sua attività, prima di ogni opera”(Pr 8, 22), - indica che col termine Sapienza non si riferisce alla qualità posseduta dal Creatore, ma la sapienza di Dio condivisa col suo diletto Figlio, è personificata da Cristo, sapiente Artefice e collaboratore di Dio nella creazione.
Non è che Dio si sentisse in qualche modo ‘solo’ o ‘incompleto’, per cui decise di avere un Figlio che lo aiutasse nella realizzazione del suo progetto creativo, no! Il Figlio che Dio volle, fu il risultato della gioia incontenibile che l’Onnipotente provava guardando alla bellezza dei lavori che aveva in ‘cantiere’, il desiderio di condivisione di un progetto già esistente nel pensiero di Dio.

Emmaus@



Pace del Signore!

...perdonami Emmaus ma questo collegamento, tra la Sapienza del capitolo dei proverbi e il concetto di generazione del Figlio stride come chi si arrampica sugli specchi...
...mi aspetto qualcosa di piu' solido per provare la Creazione del Figlio da parte del Padre! e non interpretazione poetica di un passo sapienzale della tradizione ebraica.
...Efesini 4:15 "ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo."