Il limite delle traduzioni nell'insegnamento

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Ddsound
00sabato 27 gennaio 2007 15:17
Naturalmente nelle nostre chiese utilizziamo la Bibbia tradotta nella nostra lingua, e lo studio delle lingue originali e della situazione socio-culturale del tempi biblici è veramente molto impegnativo e solo una ristretta minoranza dei credenti può permetterselo.
A volte mi è successo di seguire lezioni preparate con tutto l'impegno e la buona volontà necessarie, ma senza le basi appropriate, e vedere un insegnamento giusto sostenuto da riferimenti e ragionamenti che purtoppo non hanno realmente molto a che vedere con il soggetto, ma si basano su giochi e confronti tra termini che non significano quello che viene insegnato....
Vi è già successo?
Cosa ne pensate? come possiamo insegnare in un modo che porti gli altri almeno a capire l'importanza dello studio serio?

Grazie

Dd
andreiu2
00domenica 28 gennaio 2007 15:59
Re:

Scritto da: Ddsound 27/01/2007 15.17
Naturalmente nelle nostre chiese utilizziamo la Bibbia tradotta nella nostra lingua, e lo studio delle lingue originali e della situazione socio-culturale del tempi biblici è veramente molto impegnativo e solo una ristretta minoranza dei credenti può permetterselo.

.

Purtroppo questo è vero. Effettivamente studiare le lingue originali può aiutare a capire e comprendere alcune sfumature che non vengono rese nelle nostre traduzioni.


A volte mi è successo di seguire lezioni preparate con tutto l'impegno e la buona volontà necessarie, ma senza le basi appropriate, e vedere un insegnamento giusto sostenuto da riferimenti e ragionamenti che purtoppo non hanno realmente molto a che vedere con il soggetto, ma si basano su giochi e confronti tra termini che non significano quello che viene insegnato....
Vi è già successo?Cosa ne pensate? come possiamo insegnare in un modo che porti gli altri almeno a capire l'importanza dello studio serio?

.


Potresti fare qualche esempio pratico?
[SM=g27986]

Grazie

Dd

BarnabaII
00mercoledì 31 gennaio 2007 09:45
...un certo limite c'e'...
ma e' superabile in parte dai tenti strumenti di studio che ci sono in commercio o free...
...dai softeware ai commentari...
Io credo che il vero limite sia la Voglia di approfondire il ragionamento filologico nelle lezioni che si tengono!
Spesso ci si accontenta del libretto, o di quell'unico commentario che si possiede...
...ma piu' fonti si consultano meglio si chiariscono le idee...
E per come la vedo le fonti devono spaziare molto...dal comentario esegetico-pratico, al testo Cattolico, al libro di edificazione...
...BISIGNA solo stare attenti a togliere le Spine! e a prendere il buono...
...e un lavorone ma chi ci ascolta si merita questo e altro!
andreiu2
00mercoledì 31 gennaio 2007 09:50
Re:

Scritto da: BarnabaII 31/01/2007 9.45

...un certo limite c'e'...
ma e' superabile in parte dai tenti strumenti di studio che ci sono in commercio o free...
...dai softeware ai commentari...

.

Che oggi ci siano tanti strumenti di studio, bibbie online, commentari online ecc.. è sicuramente vero e questo in un certo senso facilita molto. Ma se ad esempio parliamo di greco, io non posso consultare un libro di filologia greca senza conoscere la grammatica. E' come cercano ad esempio di fare in molti: consultare dizionari, senza sapere quello che leggono.


Io credo che il vero limite sia la Voglia di approfondire il ragionamento filologico nelle lezioni che si tengono!
Spesso ci si accontenta del libretto, o di quell'unico commentario che si possiede...
...ma piu' fonti si consultano meglio si chiariscono le idee...
E per come la vedo le fonti devono spaziare molto...dal comentario esegetico-pratico, al testo Cattolico, al libro di edificazione...
...BISIGNA solo stare attenti a togliere le Spine! e a prendere il buono...
...e un lavorone ma chi ci ascolta si merita questo e altro!

.

Sono accordo [SM=g27985]
BarnabaII
00mercoledì 31 gennaio 2007 10:09
...si, per quanto riguarda il greco, o cmq le lingue originali, la difficolta' aumenta. Si arriva ad un punto che ci si fida di cio' che si legge nei commentari...
...io che non lo conosco posso facilmente trovare i significati delle parole...
per il resto mi fido e cerco piu' fonti possibili...
Certo pero' nell'insegnamento a volte ci si concentra piu' sulle applicazioni spirituali...partendo dal significato letterale piu' comune!
...le discordanze di traduzione, ci sono, ma sono eccezioni...e di solito se si conosce la teologia dei traduttori si scoprono subito! :p
wfreedom
00mercoledì 31 gennaio 2007 10:43
Esprimo solo il mio parere...

Una mia amica si era iscritta all'università valdese se non erro di Roma.

Fra le varie lezioni vi era quella dell'omiletica. Ed un giorno vi era un giovane che ha effettuato una bellissima predica seguendo i vari punti omiletici.

Questa mia amica entusiasta andò da questo ragazzo per complementarsi con lui per la predica fatta. La risposta del di quel giovane fu: "Si grazie, ma io non credo a niente di quello che ho detto!".

Questo mi fa riflette che una bella predica può essere subito conosciata dalla nostra mente, ma non arrivare al nostro spirito.

Come una predica che non segue tutti i punti omiletici o che non si hanno le conoscenze di Greco ed ebraico se effettuata nello Spirito colpisce il bersaglio e porta frutto.

Forse sono uscita Off topic, Pardon [SM=g27988]

[Modificato da wfreedom 31/01/2007 10.44]

[Modificato da wfreedom 31/01/2007 10.45]

andreiu2
00mercoledì 31 gennaio 2007 10:50
Re:

Scritto da: wfreedom 31/01/2007 10.43

Forse sono uscita Off topic, Pardon [SM=g27988]

[Modificato da wfreedom 31/01/2007 10.44]

[Modificato da wfreedom 31/01/2007 10.45]





Un pò sì, però è un bell'argomento, potresti aprire un 3d apposito.. [SM=g27985]
BarnabaII
00mercoledì 31 gennaio 2007 11:41
...la guida dello Spirito Santo in cio' che si dice deve essere costantemente ricercata...
Ma quando si prepara una lezione, uno studio...al di la' della Spiritualita' devi, per quanto possibile garantire che le informazione che dai siamo corrette...
...poi la forma dello studio, la quantita' dei punti e dei sottopunti e relativa a tanti fattori...

...Di fatto piu' traduzioni si consultano e' piu' ci si avvicina al significato corretto, pur non conoscendo il greco...
...da un po di tempo ho preso l'abitudine di citare i versi nelle varie versioni...cosi' per dare piu' punti di vista e cogliere piu' accezioni dello stesso termine!
andreiu2
00mercoledì 31 gennaio 2007 21:26
Ho cancellato gli ultimi post in quanto giustamente è stato aperto un altro 3d

Grazie [SM=g27985]
Ddsound
00domenica 8 aprile 2007 14:24
Scusate il ritardo, ho avuto anche io qualche coambiamento in famiglia (bimbo arrivato) e al lavoro (azienda fallita, lavoro in proprio)
Comunque, per dare un esempio basilare eccomi qui.
Avete mai sentito un sermone sui doni ministeriali preparato esclusivamente sulla bibbia riveduta Luzzi? Efesini 4.12 :per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo. Bellissimo, moltissimi predicatori preparano un sermone in tre parti dimostrando come questi sono i tre scopi dei doni ministeriali.
Però la traduzione corretta la troviamo per esempio sulla nuova riveduta: per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo. Qui lo scopo è uno con due conseguenze logiche. dato che questa sembra essere la traduzione corretta, i bellissimi, edificanti ed utili messaggi costruiti su una traduzione sbagliata che non ci riporta l'intenzione dello scrittore, sono utili, dannosi, edificanti o fuorvianti?

Scusate la complicazione....

Dd
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