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Ogni tanto si sente parlare di ecumenismo o movimenti ecumenici e forse pensiamo che sarebbe una buona cosa se si riuscisse ad eliminare tutte le differenze o comunque i motivi di contrasto esistenti fra le varie religioni (soprattutto quelle cristiane).
Dovremmo però chiederci cosa pensa Dio di questa cosa, cioè se approverebbe tanti modi diversi di rendergli adorazione. Difatti anche all’interno della cristianità esistono molti modi diversi l’uno dall’altro di accostarsi a Dio. Come possiamo pensare che l’Ente supremo possa gradire tante idee, concetti, dottrine e insegnamenti così diversi. Sembra un po’ improbabile se pensiamo che sin dall’antichità Dio esigeva una devozione esclusiva e non era disposto ad essere adorato nel modo in cui lo erano gli dei pagani. Esodo 20:5
Ci chiediamo anche cosa pensava Gesù dei capi religiosi del suo tempo che facevano mostra di giustizia ma non rispettavano Dio. Gesù li chiamo figli del diavolo come leggiamo in Giovanni 8:42-47.
Un’altra cosa da considerare sono le norme morali che gli appartenenti alle varie denominazioni seguono nella loro vita. A questo proposito 1 Corinti 6:9, 10 dice: “… non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.” CEI
La stragrande maggioranza delle denominazioni religiose, anche fra quelle “cristiane”, condona o addirittura approva i comportamenti chiaramente elencati nel passo di 1 Corinti 6:9, 10.
L’unione delle fedi può essere una cosa attraente dal punto di vista umano ma non è una cosa che può produrre dei risultati concreti per quanto riguarda il conoscere Dio e la sua volontà. E non può portare a niente di utile per quanto riguarda il migliorare i rapporti con chi la pensa in modo diverso, perché di solito ognuno rimane sulle sue posizioni e il tutto sfocia in aspre polemiche.
Del resto le scritture ci dicono chiaramente come la pensa il Creatore. 2 Corinti 6:14-17
Dio non può approvare chi pratica o condona ciò che lui ritiene peccato (vedi adulterio, omosessualità, pedofilia, fornicazione, rubare, imbrogliare il prossimo, mentire, avidità ecc., tutte cose ampiamente praticate o condonate nella maggioranza delle confessioni “cristiane”).
Cosa sarebbe invece saggio fare? Una cosa sensata da fare sarebbe quella di cercare di capire quale gruppo si sforza di seguire nella propria vita i principi biblici, anche quando non è facile farlo.
Per questo dovremmo chiederci: Chi basa i propri insegnamenti sulla Bibbia, considerandola la Parola di Dio? Chi fa conoscere e usa il nome di Dio, riportato più di 7000 volte nei testi originali e tolto invece da molte traduzioni? Chi sono quelli che manifestano amore cristiano gli uni per gli altri come un segno distintivo? Chi riconosce Gesù, che ha dato la vita per riscattare il genere umano, come unico mezzo di salvezza stabilito da Dio?
Chi sono quelli che non fanno parte del mondo in quanto non partecipano alle divisioni politiche, etniche, religiose e d’altro genere? Chi predica in tutto il mondo il Regno di Dio come unica speranza per l’umanità?
Facendo un onesto esame non dovrebbe essere difficile trovare la risposta, anche perché la Bibbia dice in Malachia 3:18 che avremmo visto la distinzione “fra chi serve Dio e chi non lo serve”.
Gesù stesso disse, nel sermone del monte, che ci sarebbero state solo due vie: una larga, seguita dalla maggioranza perché spaziosa e comoda, e l’altra stretta e angusta seguita da pochi; ma la fine di ognuna delle due strade è diversa dall’altra perché la larga conduce alla distruzione mentre la stretta alla vita senza fine.
Perciò è piuttosto importante capire come si può avere l’approvazione di Dio e poi agire di conseguenza. BUONA RIFLESSIONE!
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