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E' necessario appartenere a una religione organizzata?

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2011 21:09
03/10/2011 21:09
Vi propongo una riflessione interessante sull’appartenere o meno a una religione organizzata. Guardandosi intorno molte persone notano l’ipocrisia di molte organizzazioni religiose che da un lato forse predicano l’amore ma da un altro fanno cose contrarie ai principi biblici (che invece dovrebbero guidare le loro azioni). E allora molti perdono la fiducia e, anche se continuano ad essere credenti, pensano che non è necessario essere associati a una qualche religione organizzata.
Certo che la maggioranza delle organizzazioni religiose ha prodotto cattivi frutti. Molti gruppi religiosi, anziché provvedere vera guida spirituale, hanno promosso forme di adorazione per lo più ritualistiche e che si basano su insegnamenti non scritturali; ne hanno abusato per tenere sotto controllo la vita delle persone per i propri fini; si sono interessati più di raccogliere fondi che non dei valori spirituali; molti loro aderenti sono diventati ipocriti. È chiaro che nessuno che ami la giustizia vorrebbe appartenere a un’organizzazione del genere. Il vero cristianesimo non dovrebbe essere diverso da questo modo di voler apparire al servizio di Dio? Non dovrebbe recare sollievo e ristoro nelle persone che lo praticano?
Ci sono alcuni passi che fanno riflettere sulla necessità che i fedeli siano organizzati insieme per manifestare a Dio la propria devozione.
Ebrei 10:24, 25 parla della necessità di riunirsi regolarmente per incoraggiarsi a compiere opere buone che manifestino amore e ad incoraggiarci ed esortarci a vicenda in vista del giorno del giudizio divino che si avvicina.
Per poter ubbidire a questo comando scritturale non devono esserci delle riunioni cristiane in cui ci si possa radunare regolarmente? E’ un po’ improbabile riuscire ad adempiere a questo comando regolandosi ognuno come crede!
1 Corinti 1:10 esorta a essere concordi e non avere divisioni ma ad avere unità di pensiero e d’intento. Si potrebbe mai raggiungere questa unità se non ci si riunisse insieme, se non si seguisse uno stesso programma di alimentazione spirituale? E’ un po’ difficile da immaginare. Del resto Gesù pregò poco prima di essere arrestato per l’unità dei suoi discepoli. (Giovanni 17:20,21)
In 1 Pietro 2:17 leggiamo che dovremmo avere amore per la fratellanza. Pietro non stava parlando solo di una fratellanza locale; lo si capisce da quello che le Scritture dicono circa la fratellanza mondiale che già allora si era formata. (Galati 2:8,9 1 Corinti 16:19)
Matteo 24:14 dice che la buona novella del Regno sarebbe stata annunciata in tutto il mondo perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti e allora sarebbe venuta la fine.
Per compiere un’opera del genere, di proporzioni mondiali, bisognava farla in modo ordinato e con la dovuta organizzazione.
Quindi la conclusione dovrebbe essere che Dio deve avere un gruppo che lo rappresenti e che dovrebbe essere chiaramente distinguibile dalla massa per ciò che insegna (basato sulla Sacra Scrittura) e per la propria condotta.
Sta a noi fare una analisi obiettiva e tirare le conclusioni ma non possiamo aspettarci di poter adorare Dio in modo indipendente e ricevere allo stesso tempo la sua approvazione.

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