|
Lettura della Bibbia
Apprezzamento degli evangelici per l'iniziativa RAI. Le dichiarazioni di alcuni esponenti del protestantesimo italiano Roma (NEV), 15 ottobre 2008 - L'iniziativa RAI intitolata "La Bibbia giorno e notte", conclusasi lo scorso 11 ottobre, non solo ha visto un'ampia partecipazione evangelica, ma ha anche registrato l'apprezzamento da parte del mondo protestante italiano. Lo confermano i pareri raccolti dall'agenzia stampa NEV di alcuni dei partecipanti alla lettura, svoltasi senza interruzione per sette giorni consecutivi, dal 5 all’11 ottobre, in diretta televisiva dalla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme di Roma. L'evento era promosso da RaiVaticano, RAIUNO, RaiEducational, Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, Società Biblica in Italia, Pontificio Consiglio della cultura, Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, con il patrocinio - tra gli altri - della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, e con la partecipazione delle Comunità Ebraiche Italiane. Riportiamo di seguito le dichiarazioni di alcuni esponenti del protestantesimo italiano:
Daniele Garrone, presidente della Società Biblica in Italia e decano della Facoltà valdese di teologia: "La lettura continua della Bibbia nel quadro dell'iniziativa di RAIVaticano è stata nel complesso sobria e l'interesse o la curiosità per il testo sembrano non esser stati offuscati dalla cornice, segnata dalla spettacolarizzazione e dallo zelante ossequio curiale e papalino che caratterizza la struttura di RAIVaticano. Ciò lascia sperare che la Bibbia abbia contato e soprattutto conti - sviluppando nella quotidianità un interesse che 'La Bibbia giorno e notte' può aver risvegliato - più delle cornici in cui viene collocata".
Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI): "La lettura della Bibbia - al di là di alcuni aspetti più discutibili, come per esempio il fatto che il papa abbia letto da un'altra parte, anziché con tutti - è stata un'ottima cosa! Da una parte ha permesso di vedere che vi è una vasta possibilità di intesa attorno alla Bibbia, nonostante vi siano vari modi di interpretazione. Assolutamente positivo poi l'incontro fisico di persone diverse che però hanno uno scopo comune, e soprattutto per un cristiano la speranza che qualcuno dei lettori e degli ascoltatori abbia potuto trovare una risposta ad alcuni propri quesiti intimi. Per quanto riguarda noi evangelici è da notare che erano rappresentate quasi tutte le denominazioni, il ché è stata un'occasione rara per poter segnalare la nostra presenza così poco realizzata dai media italiani".
Anna Maffei, presidente dell'Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI): "Della Bibbia porto sempre con me una copia tascabile e amo impararne a memoria brani interi, quando ho disponibilità di tempo. Quindi quando è arrivata la proposta di partecipare a questa maratona biblica ho risposto con naturalezza che vi avrei aderito con piacere. Cosa dire di questa esperienza? Mi sono sentita parte di un popolo della Bibbia, un popolo vasto e variegato. Mi ha dato gioia e mi piacerebbe che si moltiplicassero esperienze simili in molti posti, magari senza il clamore della televisione, per vivere la Bibbia insieme, per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la parola del Signore parla ancora oggi con la stessa attualità, facendo vibrare i cuori e modellando la nostra vita, se solo ci mettiamo veramente in ascolto.”
Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI): "Sono rimasto contento dell'iniziativa avviata da Giuseppe De Carli, direttore di RAIVaticano, di cui ho potuto apprezzare il garbo e l'apertura verso le questioni - anche spinose - del dialogo ecumenico ed interreligioso. Scegliere la Bibbia come mezzo di comunicazione è il metodo più adatto quando si vuole coinvolgere non solo le confessioni cristiane, ma le religioni. Coinvolgente è stata anche l'atmosfera di serenità e collaborazione creatasi grazie all'ospitalità del convento dei cistercensi. Sembrava addirittura 'la tenda di Dio tra gli uomini', dove veniva letto, declamato, meditato, pensato il dono che Dio ci ha lasciato, e cioè la sua Parola. Un'iniziativa interessante, portata avanti da un 'laico' che ha realizzato un evento mediatico attorno a quanto ci accomuna: la Sacra Scrittura. L'augurio è che questa esperienza non vada persa, ma che si possa riproporre anche in futuro".
Eric Noffke, biblista, pastore della chiesa metodista di via XX Settembre a Roma: "Lì per lì l'idea della lettura continuata ed integrale della Bibbia mi ha lasciato un po' perplesso, forse anche un po' indifferente. Quello che mi ha aiutato a dare un senso all'iniziativa, è stato un colloquio con un amico, il quale mi ha detto che mai e poi mai avrebbe letto la Bibbia con i preti: la cosa sarebbe stata troppo ambigua. Questo suo commento, però, mi ha fatto riflettere sul fatto che, leggendo la Bibbia, non si legge un libro qualsiasi: si annuncia la Parola di Dio. Questa è certo più grande di noi e delle nostre beghe interconfessionali, ha una sua forza e autorità che va al di là. Quindi, per me questa lettura pubblica va bene e basta. Se per una volta in televisione ha risuonato la parola di Dio invece della parola umana, anche quando "religiosa", va bene, ottimo. Magari accadesse più spesso!"
Agenzia NEV - Notizie Evangeliche
|