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Ha la Chiesa tradotto correttamente?

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2010 13:36
03/06/2008 18:32
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Bart Ehrman sostiene di no!
Un tdg con cui sono in contatto, mi ha mandato questo suo testo che ho trovato non solo riflessivo, ma importante sotto il punto di vista della manipolazione della bibbia che sia io che noi tutti dissidenti, contestiamo alla WTS.

Ora per correttezza, come si spiega sta cosa che a quanto pare, non siano i soli ad averlo fatto? Perchè se le cose stanno così, quello che è giusto è giusto! Non si può criticare i tdg se non si è liberi di parola, non vi pare? Sarebbe come il bue che da del cornuto all'asino! Vi propongo quindi (con la sua autorizzazione) i punti salienti, sperando nella cooperazione di chiunque se la senta di dare una esauriente spiegazione all'arcano mistero... Grazie anticipate!



I trinitari cercano di dimostrare che Gesù è Dio traducendo il passo di 1 Timoteo 3:16 con "Dio" anziché con "Egli" o "Colui". Un opuscolo dice: "Che dice la tua Bibbia? Se dice: "Dio è stato manifestato in carne", allora probabilmente possiedi una buona Bibbia. Se non lo dice, la tua Bibbia è basata su manoscritti falsi e corrotti.". (Le versioni della Bibbia. Per verificare l'autenticità della tua Bibbia. Eldred Thomas. Pag. 5)
Ma cosa dicono i manoscritti greci più attendibili? Essi hanno il pronome "Egli", non il sostantivo "Dio". Gli esperti di critica testuale sono concordi nel dire che in questo versetto la parola 'Dio' è dovuta all'errore di un copista. Quindi, oggi, quasi tutte le traduzioni concordano nell'omettere ogni riferimento a Dio in questo passo.
Per esempio, il riferimento a 1 Timoteo 3:16 nel Sinaitico dice: "Egli fu reso manifesto nella carne". È quindi evidente che in quel punto il testo era stato alterato in un tempo successivo, evidentemente per sostenere la dottrina della Trinità.
Come è nata questa variante? Ebbene, nei codici più antichi la parola "Colui" era scritta "OC"; la parola "Dio" era molto simile in quanto poteva essere scritta allo stesso modo, con una linea nella lettera "O" () e una su entrambe le lettere (OC). Evidentemente, alcuni scribi poco onesti avevano alterato il "colui" in modo che si potesse leggere "Dio" e così poter sostenere la dottrina della trinità.
Ci vollero diversi secoli e la scoperta di manoscritti antichi per confermare la correttezza della versione "Egli", o "Colui". Un noto commentario del Nuovo Testamento afferma: "La lettura che, sulla base di evidenze esterne e probabilità trascrizionali, meglio spiegata da altre fonti è Ô. Questa è sostenuta dai primi e migliori onciali (* A* vid C* Ggr) come pure da 33 365 442 2127 sirhmg, pal goth etnpp Origenelat Epifanio Gerolamo Teodoro Euterioacc. To Theodoreto Cirillo Cirilloacc. To Ps-Oecumenius Liberato…nessun onciale (di prima mano) precedente all'VIII o al IX secolo () sostiene ; tutte le antiche versioni presuppongono Ô oppure Ô; e nessuno scrittore della letteratura patristica precedente all'ultimo terzo del IV secolo attesta la lezione ". (A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975. Pag. 641)
Un altro autore afferma che "nei manoscritti i nomina sacra sono spesso abbreviati, e così sembra essere anche in questo caso, dove la parola theos, <> (QEOS in caratteri greci) viene abbreviata con due lettere, theta e sigma (QS), con una linea tracciata al di sopra per indicare che si tratta di un'abbreviazione. Esaminando il Codex Alexandrinus Wettstein si accorse che la linea sovrastante era tracciata con un inchiostro diverso da quello delle parole circostanti e sembrava quindi dovuta a una mano posteriore (ossia apposta da uno scriba in un secondo momento). Inoltre, la lineetta orizzontale a metà della theta, Q, non era in realtà parte della lettera, bensì era filtrata dall'altro lato della vecchia cartapecora. In altri termini, invece di essere l'abbreviazione per <> (QS), la parola era composta da un omicron e da un sigma (OS), ed era quindi un vocabolo del tutto diverso, che significa soltanto <> (il quale). La lezione originale del manoscritto non tratta dunque di Cristo come di <>, bensì di Cristo <>. Secondo l'antica testimonianza del Codex Alexandrinus, in questo passo Cristo non è chiamato in modo esplicito Dio. (Gesù non l'ha mai detto (2007) Bart D. Ehrman, Mondadori; pagg. 131, 132)
Ad ogni modo è chiaro che è "Gesù" che "si manifesta nella carne ma è giustificato nello spirito (1Tm 3,16)" (Dizionario Biblico (1981) J. L. McKenzie), in quanto "Il <> è Cristo stesso". (Grande Commentario Biblico, Raymond E. Brown, Joseph Fitzmyer, Roland E. Murphy (edd.), Editrice Queriniana, Brescia 1973)
Per questo, alcune traduzioni, pur non attenendosi all'originale greco riconoscono ciò. Vediamo come alcuni hanno tradotto questo passo:

Egli TNM – CEI
Cristo TILC – Una Parola una Vita – Il Nuovo Testamento a
cura di F. Montixi (1972) LDC – Il Nuovo Testamento
da "La Bibbia in Lingua Moderna" (1991) – VP – BD –
ABV
Gesù Bibbia per la Gioventù (1960) LDC
Christ CEV – NLT – New Testament in Modern Speech by
R. F. Weymouth (1909) – LB – New Life Study Testament (1978) G. H. Ledyard – Nouveau Testament et Psaumes. Traduction Liturgique de la Bible (1993)
Who [Christ Jesus v. 13] The New Testament – An Expanded
Translation (1961) Kenneth S. Wuest
el Hijo de Dio PTA

Comunque, per concludere, devo dire che oggi la quasi totalità delle traduzioni concorda nell'omettere ogni riferimento alla parola "Dio" in questo versetto. Perciò, la stragrande maggioranza delle traduzioni più recenti e non, traducono così: "Egli fu reso manifesto nella carne". Non fu quindi Dio ad essere reso manifesto "nella carne", ma il suo diletto Figlio, riguardo al quale l'apostolo Giovanni scrisse: "E la Parola è divenuta carne" (Giovanni 1:14), e noi l'abbiamo visto, mentre "Dio nessuno l'ha mai visto". (Giovanni 1:18; CEI)
11/12/2009 10:58
Sei talmente avvelenato contro di noi tdg che non ti sei nemmeno accorto di essere nella sezione sbagliata...
04/08/2010 17:54
Post: 3
Registrato il: 04/08/2010
Utente Junior
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Teduzione Falsa?
Ametto di non essere cosi profondo nella ricerca, ma supponiamo che tu abbia ragione che la bibbia dei testimoni sia Tradotta erroneamente, mi pongo la domanda per tutti gli anni che hai accettato tale bibbia come verace ti sei sbagliato? sè si..come dici di aver fatto la colpa e tua che non hai fatto queste ricerche prima di diventare Testimone ..qualcuno tè lo ha impedito? è venuto qualcuno a dirti "mi raccomando nn fare ricerche non confrontare le varie bibbie? quante volte hai citato la cosidetta Bibbia falsa ad altri? quante volte hai dato per vero quello che ora dici falso? Io gioco a scacchi quando vedo un giocatore che gioca una serie di mosse mi domando che tipo di apertura stà facendo..prendo un libro di scacchi faccio ricerche su internet su quella serie di mosee ecc.
E non sono un campione ..quindi penso che almeno una curiosità l'avrei avuta su una sola bibbia..
12/08/2010 13:36
Post: 3
Registrato il: 29/06/2010
Utente Junior
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Re:
Alex Giustino, 12/11/2009 10:58 AM:

Sei talmente avvelenato contro di noi tdg che non ti sei nemmeno accorto di essere nella sezione sbagliata...



Come non si può essere avvelenati quando non puoi stringere tra le braccia il figlio di tuo figlio... te la ricordi quella svegliatevi che si intitolava "Il ruolo dei nonni nella famiglia"? Leggila e chiediti come si può essere così ipocriti.

Ciao fratello,
Ulderico
[Modificato da Ulderico72 12/08/2010 13:36]
Il nemico numero uno dei Testimoni di Geova NON è Satana il Diavolo bensì la LORO stessa letteratura:

"Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri" w01/3/67 p. 190-2

“non c’è alcun comando biblico che vieti specificamente di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona. … Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti”. W01/9/80, p. 31
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