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Jahvè o Geova?

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2007 14:36
12/12/2007 22:42
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Sulla pronucia del tetragramma suggerisco a tutti di leggere il saggio di Gerard Gertoux recentemente tradotto in italiano. Fa un escursus storico unico nel suo genere e dimostra che la pronuncia Jahvè è sicuramente scorretta (non a caso la maggior parte degli studiosi l'ha definitivamente abbandonata) e spiega perchè quella da cui è derivato il barbarismo "Geova" è quella più probabile.

Senza la lettura di quel saggio molti discorsi che si fanno hanno poco senso, ad esempio si risponde alla classica obiezione della vocalizzazione IAO (o simili) da parte degli scrittori del I-II secolo che sembrerebbero attestare la pronucia Yahouha invece di Yehovah. Lo suggerisco a tutti perchè è di gran lunga l'opera più completa su questo tema (Gérard Gertoux, Storia del Nome di Dio, Azzurra 7, 2007, 14 euro)

Shalom

[Modificato da barnabino 12/12/2007 22:49]
13/12/2007 12:21
Re:
barnabino, 12/12/2007 22.42:

Sulla pronucia del tetragramma suggerisco a tutti di leggere il saggio di Gerard Gertoux recentemente tradotto in italiano. Fa un escursus storico unico nel suo genere e dimostra che la pronuncia Jahvè è sicuramente scorretta (non a caso la maggior parte degli studiosi l'ha definitivamente abbandonata) e spiega perchè quella da cui è derivato il barbarismo "Geova" è quella più probabile.

Senza la lettura di quel saggio molti discorsi che si fanno hanno poco senso, ad esempio si risponde alla classica obiezione della vocalizzazione IAO (o simili) da parte degli scrittori del I-II secolo che sembrerebbero attestare la pronucia Yahouha invece di Yehovah. Lo suggerisco a tutti perchè è di gran lunga l'opera più completa su questo tema (Gérard Gertoux, Storia del Nome di Dio, Azzurra 7, 2007, 14 euro)

Shalom







Maggior parte degli studiosi? Quale studiosi?



Saluti
Veronika [SM=g7073]

13/12/2007 12:44
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Cara Veronika,


Maggior parte degli studiosi? Quale studiosi?



Quasi tutti, ormai sono pochissimi biblisti che sostengono la tesi in voga negli anni sessanta-settanta della pronuncia Yahweh o simili. Se prendi le recenti versioni di Tresmontant, Chouraqui e la Mondadori Oscar (di fatto opera del Pontificio Istituto Biblico) vedrai che non usano più Yahvè ma si limitano a YHWH.

Come ti ho detto se sei interessanta all'argomento ti suggerisco di leggere l'opera di Gertoux, che raccoglie quanto è stato detto e scritto sul tema del nome dal I secolo, e prima, fino ad oggi. Potrai farti un'idea del problema, Gertoux ha una sua tesi ma nel libro presenta tutte le ipotesi che sono state fatte.

Shalom
13/12/2007 18:49
Re:
barnabino, 13/12/2007 12.44:

Cara Veronika,


Maggior parte degli studiosi? Quale studiosi?



Quasi tutti, ormai sono pochissimi biblisti che sostengono la tesi in voga negli anni sessanta-settanta della pronuncia Yahweh o simili. Se prendi le recenti versioni di Tresmontant, Chouraqui e la Mondadori Oscar (di fatto opera del Pontificio Istituto Biblico) vedrai che non usano più Yahvè ma si limitano a YHWH.

Come ti ho detto se sei interessanta all'argomento ti suggerisco di leggere l'opera di Gertoux, che raccoglie quanto è stato detto e scritto sul tema del nome dal I secolo, e prima, fino ad oggi. Potrai farti un'idea del problema, Gertoux ha una sua tesi ma nel libro presenta tutte le ipotesi che sono state fatte.

Shalom




Senti, non mi hai detto però i nomi dei studiosi che avrebberò abbandonata la versione Yahweh.

Per quanto Gertoux:

Ecco cosa si legge nella pagina digilander.libero.it/domingo7/TETRAGRAMMA.htm a proposito di questo studioso:

La pronuncia Jehovah è comunque ancora oggi difesa da un limitato numero di studiosi come Gerard Gertoux [9]. Il lavoro dello studioso francese è basato sull'ipotesi che nell'ebraico biblico alcune consonanti potessero essere anche usate come vocali (un po' come la V latina che può suonare sia V sia U). Richiamando l'autorevole testimonianza di Giuseppe Flavio che spiegò come il tetragramma si componesse di 4 vocali (vedasi Giuseppe Flavio, La Guerra Giudaica, V, 5, 7), Gertoux ha ipotizzato che "iod", "heh" e "waw" potessero suonare come "i", "e", "o". L'eventualità che "heh" in termine di parola potesse essere vocalizzata "a" invece che "e" permetterebbe poi di giustificare sia la pronuncia "Ieoa" sia l'accreditata lettura Yah della forma abbreviata YH. Il contributo fornito da Gertoux è sicuramente originale ed interessante, anche perché riprende alcune antiche argomentazioni già elaborate e proposte da Giuda Levita (1075-1141), da Papa Innocenzo III (1198-1216) e dal filosofo Nicola Cusano (1401-1464).[10] L'accettazione acritica delle conclusioni a cui giunge lo studioso francese rimane comunque piuttosto difficile. Nell'ebraico antico la vocalizzazione di alcune consonanti non è per nulla sicura (vista la successiva introduzione delle vocali da parte dai masoreti) e le pronunce attribuite ad alcune consonanti come matres lectionis non sono infatti né certe né definitive.


Note:
[9] Si veda, ad esempio, G.Gertoux, Un Nom Encens, Parigi 1999. (Sul web è altresì possibile consultare G.Gertoux, Paradox of the anonymous name e G.Gertoux, Un Nome eccellente).
[10] Sulla possibile vocalizzazione delle consonanti “alef”, “he”, “jod”, “vau” vedasi Giuda Levita, Il Re dei Kazari, libro IV; Innocenzo III, Sermones sanctis, Sermo IV; Nicola Cusano, Opera Omnia, Sermo XLVIII; Pietro Galatino, De Arcanis Catholicae Veritatis, Libro II.


Scommetto che Gertoux è un tdG??!


Veronika



13/12/2007 20:34
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Il fatto è, che neanche vedo tutti questi biblisti che inseriscono qual nome Geova.
[Modificato da Asaf 13/12/2007 21:07]
14/12/2007 10:43
Re:
Asaf, 13/12/2007 20.34:

Il fatto è, che neanche vedo tutti questi biblisti che inseriscono qual nome Geova.





QUOTO al 100%


Veronika [SM=g7073]


14/12/2007 13:16
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Perché non li volete vedere ce ne prove dell’ esistenza del nome divino Geova ora te ne riporto alcune: Dove si trova il nome di Dio in alcune delle principali traduzioni bibliche?
Vecchio e Nuovo Testamento, tradotti da Antonio Martini: Nelle note ad Esodo 3:14 e 15 dice fra l’altro: “La maniera di pronunziare il nome incomunicabile di Dio è diversa negli antichi autori . . . I più lo pronunziano Jehovah . . . Con questo nome Jehovah io sarò rammentato, e invocato ne’ tempi avvenire”.
La Sacra Bibbia, di Giovanni Diodati: In varie edizioni riporta il nome “Geova” nell’intestazione di pagina 584 e nella soprascritta di Isaia 41.
Versione Riveduta, di Giovanni Luzzi: Nelle note a Esodo 3:15 e 6:3 usa la forma Jahveh. Nella nota a Matteo 1:21 usa la forma Gèova. In Genesi 22:14 ha “Iehovah” come parte di un nome composto.
La Sacra Bibbia, a cura del Pontificio Istituto Biblico: Usa varie volte “Jahve”, ad esempio in Esodo 3:15; 6:2; Salmo 83:19. (Questa e altre traduzioni che usano il nome di Dio in vari luoghi non dovrebbero coerentemente usarlo tutte le volte che il Tetragramma ricorre nel testo ebraico?)
La Bibbia Concordata: Usa “Iavè” in Salmo 83:19.
La Bibbia, a cura di Fulvio Nardoni: Il nome “Jahweh” vi ricorre più volte, ad esempio in Esodo 6:2, 3, 6, 8; Isaia 1:24; 3:1; 10:33; 26:4; 40:10; 51:22; 61:1, ecc.
Versioni di Salvatore Garofalo, di Luigi Moraldi, di Bonaventura Mariani: Usano regolarmente il nome di Dio in tutte le Scritture Ebraiche, a cominciare da Genesi 2:4.
La Sacra Bibbia, delle Edizioni Paoline: Alcune volte ha “Jahvé” nel testo, come in Esodo 6:2, 3 e Geremia 1:6. L’edizione del 1970 ha “Jahvé” in Salmo 83:19, al posto di “il Signore” di edizioni precedenti.
La Sacra Bibbia, versione della CEI: Nella nota in calce a Esodo 3:14, 15 ha “JHWH”; nella nota a 1 Maccabei 3:18 parla del “nome santo di Dio Jahveh”.
La Bibbia di Gerusalemme: Il nome di Dio è menzionato in varie note in calce, come quelle su Esodo 3:13, Isaia 42:8, ecc.
La Sacra Bibbia, a cura di Giuseppe Ricciotti: Menziona il nome divino nelle note a Esodo 3:14; 6:2, 3; Gioele 3:12; Giona 4:10, 11.
Nuovissima Versione della Bibbia (Edizioni Paoline): Riporta il nome divino nella nota ad Esodo 6:2-8.
Il Nuovo Testamento e i Salmi, a cura di Giovanni Luzzi: Oltre che nella nota a Matteo 1:1, usa regolarmente “Jahveh” nella traduzione dei Salmi.
Il Nuovo Testamento e i Salmi, a cura di Oscar Cocorda: Usa varie volte “Iaveh” nei Salmi, ma in Salmo 83:18 ha “JEHOVA”.
Traduzione del Nuovo Mondo: Questa traduzione usa il nome Geova sia nelle Scritture Ebraiche che in quelle Greche Cristiane, complessivamente 7.210 volte.
The Emphatic Diaglott, di Benjamin Wilson: In questa traduzione delle Scritture Greche Cristiane il nome Geova si trova in Matteo 21:9 e in 17 altri passi.
Scrivendo nel Journal of Biblical Literature, George Howard, dell’università della Georgia, afferma: “Sappiamo di sicuro che i giudei di lingua greca continuarono a scrivere יהוה nelle loro Scritture greche. Inoltre, è molto improbabile che i primi cristiani ebrei di lingua greca, che erano conservatori, si distaccassero da questa usanza. Anche se in riferimenti secondari a Dio usarono probabilmente le parole [Dio] e [Signore], sarebbe stato molto strano che togliessero il Tetragramma dal testo biblico stesso. . . . Dato che il Tetragramma era ancora scritto nelle copie della Bibbia greca che formavano le Scritture della chiesa primitiva, è ragionevole credere che gli scrittori del NT [Nuovo Testamento], citando la Scrittura, conservassero il Tetragramma nel testo biblico. . . . Ma quando fu tolto dal VT [Vecchio Testamento] greco, fu tolto anche dalle citazioni del VT nel NT. Pertanto, verso l’inizio del secondo secolo, l’uso di sostituti deve aver fatto sparire il Tetragramma da entrambi i Testamenti”. — Vol. 96, n. 1, marzo 1977, pp. 76, 77.
Perché è importante conoscere e usare il nome personale di Dio?
Si può avere un’intima relazione con qualcuno di cui non si conosce il nome? Per coloro che non conoscono il Suo nome, Dio spesso è solo una forza impersonale, non una Persona reale che conoscano e amino e alla quale possano parlare di cuore in preghiera. Se pregano, le loro preghiere sono puramente rituali, ripetizioni formali di espressioni imparate a memoria.
I veri cristiani hanno ricevuto da Gesù Cristo l’incarico di fare discepoli di persone di tutte le nazioni. Nell’ammaestrare queste persone, come si può precisare l’identità del vero Dio così da distinguerlo dai falsi dèi delle nazioni? Solo chiamandolo col Suo nome personale come fa la Bibbia. — Matt. 28:19, 20; 1 Cor. 8:5, 6.
Eso. 3:15: “Dio disse . . . a Mosè: ‘Devi dire questo ai figli d’Israele: “Geova l’Iddio dei vostri antenati . . . mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome a tempo indefinito, e questo è il memoriale di me di generazione in generazione’”.
Isa. 12:4: “Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato”.
Ezec. 38:17, 23: “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘. . . E certamente mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere davanti agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova’”.
Mal. 3:16: “Quelli che avevano timore di Geova parlarono gli uni con gli altri, ciascuno col suo compagno, e Geova prestava attenzione e ascoltava. E si cominciò a scrivere dinanzi a lui un libro di memorie per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome”.
Giov. 17:26: “[Con riferimento ai suoi seguaci, Gesù disse in preghiera al Padre suo:] Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, affinché l’amore col quale mi hai amato sia in loro e io unito a loro”.
Atti 15:14: “Simeone ha narrato completamente come Dio per la prima volta rivolse l’attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome”.
Quindi anche un cieco lo vedrebbe! Almeno che 2° corriti 4: 4 si può applicare a te?
15/12/2007 09:40
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Cara Veronika,


Senti, non mi hai detto però i nomi dei studiosi che avrebberò abbandonata la versione Yahweh



Guarda, se sei rimasta a quello che scrivevano i manuali negli anni settanta non è colpa mia. Informati meglio, cosa ti devo dire.

Di fatto la versione italiana più recente, un prodotto del PIB, che usa il nome divino nell'AT non usa la forma Yahweh ben conscia della sua inesattezz.


Per quanto Gertoux: Ecco cosa si legge nella pagina digilander.libero.it/domingo7/TETRAGRAMMA.htm a proposito di questo studioso



Sai, giudicare un lavoro di 500 pagine lodato da ebraisti come Chouraqui e la Hadas-Label dalle poche frasi di questo anonimo sito di apologia cattolica mi pare poco significativo. Il lavoro di Gertoux non è certo quello qui riassunto, ma è un erudito excurus storico che valuta tutte le ipotesi fatte e i documenti storici che ci sono pervenuti. In questo modo Gertoux dimostra che Yahweh non poteva essere certo la pronuncia più probabile coem venne ipotizzato negli anni sessanta.

Come ho detto se ti interessa davvero l'argomento, cioè se non vuoi limitarti a fare sterlile polemica ma se vuoi imparare a capire quali sono i problemi storici legati alla pronuncia del nome, prenditi la briga di leggere questo bel libro, altrimenti dai l'impresione di qualcuno che critica un argomento senza saperne nulla.


Scommetto che Gertoux è un tdG??!



E cosa vuol dire? Sei tanto piena di pregiudizio religioso da non considerare valide le affermazioni di uno studioso che sia di un'altra religione?

Con la stessa logica io scommetto che chi scrive contro tale pronuncia sia cattolico o protestante. Ma cosa c'entra? Si deve valutare la validità di una ipotesi considerando gli argomenti e le prove storiche e non l'appartenenza religiosa di chi la propone.

Per altro la posizione di Gertoux e dei TdG è molto diversa, se non lo avessi capito.


neanche vedo tutti questi biblisti che inseriscono qual nome Geova



Geova non rappresenta la "prununcia" ma è solo una "italianizzazione" come lo sono nomi come Gesù, Giosuè o Mosè che poco hanno a che vedere con il nome ebraico originale.

La TNM sceglie di usare l'italianizzazione proprio perchè i TdG sostengono che non conosciamo con precisione la vera pronuncia ed allora per esprimere il significato YHWH si ricorre all'italianizzazione più comune nella letteratura italiana.

Shalom

17/12/2007 09:31
Post: 41
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Geova non rappresenta la "prununcia" ma è solo una "italianizzazione" come lo sono nomi come Gesù, Giosuè o Mosè che poco hanno a che vedere con il nome ebraico originale.




L'italianizzazione di un incrocio linguistico dato dalla fusione di YHWH e Adonay.

[Modificato da Asaf 17/12/2007 09:34]
17/12/2007 14:23
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È giusto ripristinare il Nome?

Visto che i manoscritti esistenti non contengono il nome di Dio, avrebbe un traduttore il diritto di ripristinarlo? Sì, la maggioranza dei lessici greci riconosce che spesso nella Bibbia il termine “Signore” si riferisce a Geova. Per esempio, alla voce Kỳrios (la parola greca che significa “Signore”), A Greek and English Lexicon of the New Testament di Robinson (stampato nel 1859) dice che esso indica “Dio quale Supremo Signore e sovrano dell’universo, di solito nella Settanta per l’ebraico הוהי Geova”. Perciò laddove gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citano le preesistenti Scritture Ebraiche, il traduttore ha il diritto di rendere la parola Kỳrios con “Geova” ogni qualvolta il nome divino appariva nell’originale ebraico.

Questo è ciò che hanno fatto molti traduttori. A partire come minimo dal XIV secolo, furono fatte molte traduzioni ebraiche delle Scritture Greche Cristiane. E cosa fecero i traduttori quando incontrarono citazioni di brani dell’“Antico Testamento” che contenevano il nome di Dio? Spesso si sentirono in dovere di ripristinare il nome di Dio nel testo. Molte traduzioni ebraiche, complete o parziali, delle Scritture Greche Cristiane contengono il nome di Dio.

Traduzioni in lingue moderne, in particolare quelle usate dai missionari, hanno seguito questo esempio. Così molte versioni delle Scritture Greche in lingue africane, asiatiche, americane e di isole del Pacifico usano liberamente il nome Geova, per cui i lettori possono vedere chiaramente la differenza fra il vero Dio e i falsi. Il nome è apparso anche in versioni in lingue europee.
17/12/2007 14:25
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Qual è il nome di Dio?

Fatto sorprendente, la maggioranza delle centinaia di milioni di seguaci delle chiese della cristianità avrebbe probabilmente difficoltà a rispondere a questa domanda. Qualcuno dirà che il nome di Dio è Gesù Cristo. Ma Gesù stava pregando qualcun altro quando disse: “Ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo”. (Giovanni 17:6) Stava pregando Dio in cielo, come un figlio parla al padre. (Giovanni 17:1) Il nome che doveva essere “santificato” era quello del suo Padre celeste.

Eppure molte Bibbie moderne non contengono questo nome, e nelle chiese lo si sente di rado. Perciò, lungi dall’essere “santificato”, è stato nascosto a milioni di lettori della Bibbia. Per avere un’idea di ciò che hanno fatto i traduttori della Bibbia col nome di Dio, basta esaminare un versetto in cui esso ricorre: Salmo 83:18. Ecco com’è reso questo versetto in quattro Bibbie diverse:

“Sappiano che tu hai nome ‘Signore’, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. ([82:19] Versione cattolica della CEI, 1974)

“E conoscano che tu, il cui nome è l’Eterno, sei il solo Altissimo sopra tutta la terra”. (Versione Riveduta, protestante, a cura di Giovanni Luzzi, 1925)

“Sappiano che tu solo, il cui nome è Jahveh, sei eccelso su tutta la terra”. ([83:19] Traduzione cattolica di Luigi Moraldi, Rizzoli editore, 1973)

“E sappiano che Tu solo, il cui nome è JEHOVA, sei l’Altissimo sopra tutta la terra”. (Versione protestante di Oscar Cocorda)

Perché il nome di Dio appare in forme così diverse? Il suo nome è ‘Signore’, l’Eterno, Jahveh o Jehova? O l’uno vale l’altro?

Per rispondere, occorre ricordare che la Bibbia in origine non fu scritta in italiano. Gli scrittori biblici erano ebrei, e per lo più scrissero nell’ebraico e nel greco dei loro giorni. La maggioranza di noi non parla quelle lingue antiche. Ma la Bibbia è stata tradotta in varie lingue moderne, e per leggere la Parola di Dio possiamo servirci di queste traduzioni.

I cristiani nutrono profondo rispetto per la Bibbia e giustamente credono che “tutta la Scrittura è ispirata da Dio”. (II Timoteo 3:16) Tradurre la Bibbia è quindi un’onerosa responsabilità. Se qualcuno, di proposito, cambia o omette parte del contenuto della Bibbia, sta alterando la Parola ispirata. Vale in questo caso l’avvertimento scritturale: “Se alcuno fa un’aggiunta a queste cose, Dio gli aggiungerà le piaghe che sono scritte in questo rotolo; e se alcuno toglie qualche cosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio toglierà la sua parte dagli alberi della vita”. — Rivelazione (Apocalisse) 22:18, 19; vedi anche Deuteronomio 4:2.

La maggior parte dei traduttori biblici hanno senz’altro rispetto per la Bibbia e desiderano sinceramente renderla comprensibile in quest’era moderna. Ma i traduttori non sono ispirati. La maggioranza di loro ha inoltre forti convinzioni in campo religioso e può essere influenzata da concetti e gusti personali. Essendo uomini possono anche commettere sbagli o errori di giudizio.

È quindi lecito fare alcune importanti domande: Qual è il vero nome di Dio? E perché varie traduzioni della Bibbia chiamano Dio con nomi diversi? Dopo aver risposto a queste domande potremo tornare al problema iniziale: Perché la santificazione del nome di Dio è così importante?
18/12/2007 12:25
Re:
barnabino, 15/12/2007 9.40:

Cara Veronika,


Senti, non mi hai detto però i nomi dei studiosi che avrebberò abbandonata la versione Yahweh



Guarda, se sei rimasta a quello che scrivevano i manuali negli anni settanta non è colpa mia. Informati meglio, cosa ti devo dire.


Evidentemente non li conosci nemmeno tu altrimenti mi faresti un bel elenco.

Veronika
[Modificato da Luteranamanier 18/12/2007 12:26]
19/12/2007 14:36
Post: 123
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Re: Re:
Luteranamanier, 18/12/2007 12.25:

barnabino, 15/12/2007 9.40:

Cara Veronika,


Senti, non mi hai detto però i nomi dei studiosi che avrebberò abbandonata la versione Yahweh



Guarda, se sei rimasta a quello che scrivevano i manuali negli anni settanta non è colpa mia. Informati meglio, cosa ti devo dire.


Evidentemente non li conosci nemmeno tu altrimenti mi faresti un bel elenco.

Veronika




Ma tu fai peggio non riconosci il santo nome di Dio Geova vedi La Sacra Bibbia, di Giovanni Diodati: In varie edizioni riporta il nome “Geova” nell’intestazione di Isaia 41.
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