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Monito dal passato

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2013 17:13
11/08/2013 17:13
Salve a tutti vorrei proporre una riflessione su come possiamo imparare utili insegnamenti dal passato.
Ciò che è accaduto nel lontano passato può avere un forte significato per noi oggi soprattutto perché viviamo in un tempo in cui si profilano grandi cambiamenti all’orizzonte.
Un avvenimento particolarmente carico di significato è ciò che avvenne al tempo del Diluvio dei giorni di Noè
La Bibbia non dice molto del mondo antidiluviano ma quel poco che dice ci aiuta a capire la ragione per cui subì il giudizio divino. Questo a sua volta ci permette di capire perché anche il mondo attuale sta andando incontro al giudizio di Dio.
Nel capitolo 6 di Genesi si legge: “Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: ‘Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni’. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: questi sono gli eroi dell’antichità, uomini famosi. Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito nel loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: ‘Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti’. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.” Genesi 6:1-8 (La Bibbia di Gerusalemme)
Letto in modo sbrigativo questo brano può non dire molto ma se ci si ferma un momento a riflettere ci si chiede: Perché portare una distruzione di portata planetaria che avrebbe incluso quasi tutte le forme di vita esistenti? Cosa avevano fatto di così grave gli uomini da far addolorare l’Iddio onnipotente? Non era possibile trovare una soluzione meno drastica?
Per poter dare una risposta a queste e ad altre domande che riguardano questo nostro lontano passato dobbiamo fare alcune riflessioni essenziali.
Per prima cosa come si arrivò a quel punto? Ebbene dal racconto di Genesi si evince che la situazione si era deteriorata in modo particolare da quando i figli di Dio, ovvero alcune delle sue creature spirituali, si erano materializzati e avevano preso delle mogli dalle donne sulla terra. Questa unione contro natura aveva prodotto delle creature ibride di statura straordinaria, i giganti di cui parla Genesi, che a loro volta avevano contribuito al diffondersi della malvagità.
A questo riguardo le scoperte archeologiche hanno dimostrato che sulla terra in passato è esistita una civiltà molto progredita, al pari se non addirittura più progredita della nostra; basti pensare a costruzioni che ancora oggi lasciano gli “esperti” senza parole e senza una spiegazione soddisfacente che permetta di capire chi poteva alcune migliaia di anni fa avere le conoscenze avanzate che occorrevano per realizzare quei capolavori di architettura e ingegneria che rivelano conoscenze circa la matematica, la geometria, l’astronomia, le dimensioni della terra e la sua distanza dal sole ed altro che la nostra civiltà ha capito solo in tempi recenti.
E’ evidente che l’umanità si era moltiplicata e diffusa su tutta la terra ma era stata influenzata negativamente dagli angeli decaduti, i demòni, che avevano ormai preso praticamente il controllo della società umana, portandola a livelli di progresso tecnologico che non sappiamo, ma che possiamo intuire da quanto detto sopra.
Anche la malvagità era cresciuta a dismisura.
Se da quel giudizio si salvarono solo 8 persone è certo che tutta la società di allora era arrivata a un livello di corruzione tale essere ritenuta senza speranza dal Creatore, che è la personificazione dell'amore.
Ma quale utile lezione possiamo trarre da questo avvenimento?
Anche oggi viviamo in un tempo segnato. Le profezie bibliche relative al "tempo della fine" chiamato anche "ultimi giorni" si sono adempiute e continuano ad adempiersi evidenziando che l’umanità sta per arrivare ad un bivio: continuare la folle corsa verso la propria fine (per autodistruzione o per mano divina) oppure ravvedersi e invertire il processo distruttivo che è in atto verso il nostro pianeta, la nostra casa.
Cosa farà l’umanità? Per chi conosce ciò che dice la Bibbia questo non è un mistero; alla fine sarà il Creatore a prendere il controllo della situazione e a spazzare via chi ostacola il suo proposito che è quello di riportare la terra e l’umanità alle condizioni paradisiache che c’erano all’inizio.
Che ne pensate? Cosa è più ragionevole credere: che l’umanità alla fine si sveglierà dal torpore in cui versa e magari sarà capace di ricominciare daccapo o sarà l’Iddio onnipotente a risolvere quella che è una situazione che è sfuggita dalle mani all’uomo che non sa più che pesci prendere?
Ogni pensiero è ben accetto.
Ciao a tutti.


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