...ancora qualcosa...
andreiu2, 01/07/2008 9.31:
ROBY66__, 01/07/2008 0.18:
e vi lascio con una domanda\riflessione: "E' più logico tentare di convincere gli altri che abbiamo ragione..o è meglio che siamo tutti convinti da DIO?"
Roberto
Sicuramente la seconda opzione...
Anch'io la penso così...e benchè la seconda opzione sia, non voglio dire migliore, ma voglio dire necessaria, non cerchiamo e non siamo invitati a ricercare il convincimento da parte di Dio...l'invito è quello di "accettare" quello che viene impartito, ovunque siamo, qualunque sia l'appartenenza..
..eppure se ci pensiamo un attimo...proviamo a pensare ai discepoli, lì, con Gesù (Matteo 16:3-17), è un bel quadro, una bella raffigurazione di chi ascolta le sue parole, oggi potremmo dire essere riferito a chi legge la Bibbia, oggi sono i vari gruppi, movimenti, appartenenze, ma proviamo a pensare se invece di dire "Giovanni Battista" "Elia" "Geremia" o uno dei profeti, ciascuno potesse affermare "tu sei il Cristo, il figlio dell'Iddio vivente" e non perchè la nostra carne e sangue ce l'abbia suggerito, ma perchè rivelato dall'Alto..[..tra l'altro è su questo fondamento che Cristo avrebbe edificato la Sua Chiesa, il fondamento della Rivelazione...e dove c'è rivelazione non ci può essere dubbio, incertezza...ecco perchè le tenebre non avrebbero prevalso...di fronte ad una rivelazione le tenebre sarebbero fuggite..], proviamo a pensarci e poi proviamo a pensare se ci sarebbero tutte queste divergenze, se ci sarebbero tutti questi scontri, dove sembra che il punto di arrivo sia la " ragione" che abbiamo ottenuto nei confronti del nostro interlocutore.
In tutto questo voglio considerarci la buona fede, la buona volontà, voglio perciò esporre alcuni motivi del perché benché siamo in buona fede, e benché vogliamo tutti seguire il Signore, ci ritroviamo in un confronto che poi non è altro che uno " scontro", continuando a rimanere divisi con le nostre vedute o i nostri insegnamenti ricevuti.
Un primo insegnamento lo possiamo ricevere dai nostri genitori, in quanto tali non possiamo pensare che possono darci qualcosa che sia un male per noi, noi pensiamo che quello che fanno i nostri genitori lo fanno per il nostro bene, e dunque accettiamo di buon grado quello che loro ci danno tanto più se poi è accompagnato anche da qualche spiegazione, ed, a maggior ragione, se quello che loro ci impartiscono e in pratica quello che anche loro seguono e mettono in atto.... viene da sé che qualunque sia l'appartenenza dei nostri genitori noi prendiamo per buono quell'insegnamento, cresciamo con quell'insegnamento, facciamo nostro quell'insegnamento, e allo stesso tempo ne viene che se gli insegnamenti degli altri si differenziano dal nostro, molto probabilmente quello che ne deduciamo e che gli altri sono in errore...
... crescendo poi con un certo insegnamento di cui non abbiamo motivo di dubitarne, questo stesso insegnamento si " integra" con la nostra vita, con i nostri pensieri, con il nostro essere, diventa " parte di noi"... ecco perché è difficile in seguito riconoscere un qualche errore, qualcosa in cui si è sempre creduto, qualcosa che ci ha sempre accompagnato, qualcosa che abbiamo fatto nostro, qualcosa che abbiamo proclamato, qualcosa che abbiamo condiviso mostrando tutta la nostra convinzione, la certezza di quello che dicevamo, come si può tutto ad un tratto catalogarlo come " errato"? è molto difficile... ma non insuperabile con l'aiuto di Dio e per amore della Verità
Un'altra difficoltà a riconoscere e ad accettare come errato e il fatto che noi vogliamo ubbidire a Dio, in funzione proprio della nostra ubbidienza a Dio facciamo fatica a riconoscere qualcosa che invece andrebbe rivisto, rivalutato, corretto... mi spiego meglio..
In
Ebrei 13:17 è scritto:
"Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; affinché facciano questo con allegrezza e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe d'alcun utile."
E parliamo di " sottomissione"; facendo parte di una comunità, di un gruppo, di una organizzazione, riconosciamo in colui che la guida qualcuno che è stato scelto da Dio, qualcuno a cui Dio ha dato l'incarico, contraddirlo o disapprovarlo sarebbe come venire meno all'ubbidienza nei confronti di Dio, ma non solo, quello che questa guida ci impartisce noi lo consideriamo come un qualcosa che è stata rivelata da Dio, e dunque qualcosa che và presa per buona, e se ci viene data una determinata spiegazione riguardo a certe scritture noi consideriamo quella spiegazione come un insegnamento divino, ma...
...tornando alla nostra realtà, Dio non impartisce cose diverse, ed in molti casi opposte, a seconda della denominazione, le somme riuscite a tirarle da voi stessi... la domanda nasce spontanea: "qual'è l'insegnamento che viene da Dio?"
Proviamo a elencare alcuni temi, giusto per capacitarci meglio:
a) immortalità dell'anima (c'è chi asserisce che è immortale e chi asserisce che verrà distrutta)
b) salvezza dell'anima (c'è chi asserisce che una volta salvato salvato sempre e c'è chi asserisce che si può scadere dalla grazia)
c) parlare in lingue (c'è chi asserisce che è da parte dello Spirito Santo e c'è chi asserisce che è da parte del diavolo)
Ci sono poi anche cose che possono sembrare di minore importanza rispetto a quelle citate sopra, anche se, per quello che mi riguarda, non sono di poca importanza perché stiamo parlando della guida di Dio e della necessità che questa guida sia presente in ogni aspetto in coloro che si riuniscono e invocano il nome di Gesù, elenchiamo alcuni temi:
d) la decima (c'è chi asserisce che era obbligatoria nell'antico testamento e c'è chi asserisce che lo è tutt'ora)
e) secondo matrimonio (c'è chi asserisce che non è peccato c'è chi asserisce che è una condizione di peccato)
f) battesimo (c'è chi asserisce che possono essere battezzati bambini e c'è chi asserisce che solo gli adulti possono esserlo)
ora...qualunque cosa voi crediate, di quelle citate sopra, e qualunque sia la vostra appartenenza, io mi rifiuto di pensare che non ci sia buona fede, il problema della Chiesa oggi non è se abbiamo buona fede o meno, il problema semmai è " perché asseriamo cose diverse?" e se asseriamo cose diverse, quali sono le cose da parte di Dio? chi, può guidarci nella Verità se non lo Spirito Santo che ha ispirato le scritture? ed a chi potremo rivolgerci per sapere la Verità?
A fronte di un " non riconoscimento" che alcune cose che ci venivano insegnate non potessero essere state impartite dallo Spirito Santo, ma semplicemente tramandate, seppure in buona fede, ed anche per altri motivi, ho preso la mia decisione di astenermi dal frequentare le comunità, il fatto che ogni comunità si presenta come infallibile, che ha una risposta "da parte di Dio" ad ogni argomento, tema, questione, aspetto... e poi mi ritrovo che ci sono delle differenze abissali, opposte, ma tutti con la loro convinzione di essere nel giusto, di camminare nella verità, ecco... questo mi ha lasciato perplesso, aggiungo anche (e badate bene che me riferisco sempre a persone in buona fede) che, le persone che ho incontrato e che sono a capo di comunità, in precedenza avevano frequentato e condiviso la stessa comunità, o denominazione, che in seguito hanno lasciato, avendo anche fatto degli studi biblici in quella stessa comunità, ma che dopo molti anni l'avevano lasciata perché il Signore li aveva illuminati su alcuni aspetti che però non erano condivisi nella comunità... voglio dirvi una cosa, un giorno, riflettendo un po' tutto questo, e ponendomi la questione, decisi di andare da chi era a conduzione della comunità e li dissi:
"se noi crediamo, secondo la parola di Dio, che egli è in mezzo a due o tre che si riuniscono nel suo nome, perché invece di preparare quel canto, quella predica, invitare a testimoniare, insomma..."a fare il culto"..., perché non ci riuniamo e lasciamo che sia il Signore a intervenire? perché non lo invitiamo a manifestarsi nel nostro mezzo?"
Per chi possa fraintendere quest'ultima frase, noi sappiamo che dopo che Gesù morì si manifestò in mezzo a discepoli mentre che erano a porte chiuse, io non entro nel merito di come Gesù possa manifestarsi nel nostro mezzo, semplicemente non voglio relegare Gesù in un angolino...
Roberto