26/12/2007 11:47 |
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Scritti apocrifi successivi. In particolare dal II secolo E.V. in poi un’enorme quantità di scritti ha vantato ispirazione divina e canonicità e preteso di rappresentare la fede cristiana. Spesso chiamati “Apocrifi del Nuovo Testamento”, rappresentano dei tentativi di imitare i Vangeli, gli Atti, le lettere, e le rivelazioni contenute nei libri canonici delle Scritture Greche Cristiane. In gran parte si conoscono solo attraverso frammenti, citazioni o allusioni fatte da altri scrittori.
Questi scritti sono chiaramente un tentativo di provvedere informazioni che gli scritti ispirati omettono deliberatamente, come le attività e gli avvenimenti relativi alla vita di Gesù dalla sua prima infanzia fino al battesimo, o di sostenere dottrine o tradizioni che non trovano alcun fondamento nella Bibbia o sono in contrasto con la stessa. Infatti il cosiddetto Vangelo di Tommaso e il Protovangelo di Giacomo sono pieni di racconti fantastici sui presunti miracoli compiuti da Gesù nella sua infanzia. Ma l’effetto generale è un’immagine falsata di Gesù, che appare come un bambino capriccioso e petulante, dotato di poteri straordinari. (Cfr. l’autentico racconto di Lu 2:51, 52). Gli “Atti” apocrifi, come gli “Atti di Paolo” e gli “Atti di Pietro”, danno grande importanza alla completa astinenza dai rapporti sessuali e persino descrivono gli apostoli che esortano le donne a separarsi dal marito, contraddicendo così gli autentici consigli di Paolo in 1 Corinti 7.
Di tali scritti apocrifi subapostolici, l’Introduzione generale della versione della Bibbia a cura di Giuseppe Ricciotti (Ri, p. 14) dice: “Quanto ai concetti di questi scritti apocrifi, si può dire che in gran parte dipendono dai libri canonici: quando poi se ne distaccano, anche se non cadono in tendenziosità ed eresie, declinano in puerilità meschine oppure si perdono in fantasticherie ridicole”.
Come i più antichi libri apocrifi furono esclusi dalle precristiane Scritture Ebraiche, così anche gli scritti apocrifi successivi non furono accettati come ispirati né inclusi come canonici nei più antichi cataloghi o collezioni delle Scritture Greche Cristiane |
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